Roberto Dall’Olio: O Porajmos
O Porajmos significa il grande divoramento ed è la parola in lingua tzigana che ricorda l’Olocausto delle genti nomade dell’Europa sotto il giogo nazifascista. In questa poesia si ritiene tuttavia che seppur in forme più ridotte ovviamente l’odio verso i nomadi continui strisciante fino a sminuire vicende che ancora non fanno parte veramente della nostra storia come meriterebbero. E’ questo il caso della strage della Uno Bianca con i suoi 24 morti alcuni dei quali Rom e Sinti. A Bologna, il 23 dicembre del 1990, due Sinti emiliani (Rodolfo Bellinati di 27 anni e Patrizia Della Santina di 24 anni) vengono uccisi e due Rom rimangono ferite (una bambina e una Romni Jugoslava) in un assalto a colpi di arma da fuoco da parte della banda della Uno bianca contro il campo sosta nomadi in via Gobetti (dove vivevano in roulotte circa 250 persone Sinti emiliani e Rom di provenienza slava) . Oggi questa strage nel campo nomadi viene ricordata dalla Regione Emilia Romagna e dalla provincia di Bologna.
O PORAJMOS
e venne la svastica
a divorare
le nomadi genti
l’odio
al culmine
del camino
ancora
in forme altre
si trascina
eppure
in un tempo lontano
tutti fummo fratelli
nella culla
di un violino
tzigano
23 dicembre 2016
Category: Arte e Poesia, Editoriali, Guerre, torture, attentati