La festa in ricordo di Ellis
Bologna 14 luglio 2017
E’stata una bella festa. Molte amiche e amici di Ellis erano presenti dal mattino fino a sera. Venivano anche da lontano, Parigi, Zagabria, La Spezia, Milano, Venezia, Bergamo, Reggio Emilia e altrove. Ovviamente Bologna. C’erano più comunità, anche dislocate temporalmente, chi veniva quasi dall’infanzia e chi l’aveva incontrata in Via Fondazza, specie nelle attività della Social Street, chi ricordava i giovani stravizi rivoluzionari, chi le sagge e buone ricette di cucina, chi le letture a alta voce, chi le lunghe nuotate, chi la generosità e la capacità d’amore, tutti la sua umanità straordinaria. C’erano Tania e Dario, rispettivamente figlia e nipote – Ellis era sua zia – e Massoud venuto dal Pakistan. Insomma un bel melting pot per dirla in oxfordiano, o minestrone saporito e colorato in italiano. Nelle sue fotografie, nei discorsi, nei racconti, nelle memorie, nella musica suonata da Nicola Baroni violoncellista, nell’opera di Mc Kenzie artista creata apposta per lei, Ellis è sul serio ri/emersa, oserei dire risorta con l’intera sua intelligenza, bellezza, creatività, tenerezze e birichinerie, Ellis aveva un senso dello scherzo e un’ironia spiccatissime. Queste immagini di Ellis vivente e vitale che si inseguivano e cumulavano in qualche modo hanno allontanato quelle tragiche del suo feroce calvario e della sua morte crudele. Tutti sentivamo la sua mancanza e condividevamo il dolore per la sua perdita, però con cuore sereno.
Così Ellis amatissima ti hanno salutato e festeggiato le amiche e gli amici nel giorno del tuo compleanno. Sì, lo so quel che vuoi sapere, se le tue foto siano piaciute. Per risponderti “rubo” una frase dal libro, titolato a lettere d’oro: Ellis, di saluti e annotazioni che molti hanno vergato. Scrive l’amico: ti ho conosciuto che ti impegnavi a stampare giornaletti e documenti. Dopo più di quarant’anni ti “rivedo” con queste meravigliose “stampe”.
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