Perché Monti preferisce l’IMU e non la Patrimoniale

| 22 Agosto 2012 | Comments (1)

 

 

 

Nella Costituzione Italiana l’Articolo 53 sottolinea: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”.

Con la faccia bonaria, da buon padre di famiglia, come recita in più luoghi il nostro ordinamento giuridico, il prof. Monti ha spiegato che sì, che lui avrebbe avuto tutta l’intenzione di fare pagare di più ai ricchi, che lui è per la patrimoniale; ma come si fa, i grandi capitali sono nascosti, e annunciare ora una futura patrimoniale ne avrebbe provocato la fuga. Di gran lunga meglio, dunque, per la salute della res publica, fottere i pensionati, i dipendenti e i precari. Come dargli torto? E poi, altro argomento cogente, una patrimoniale Monti l’ha fatta: che cos’è l’IMU, in fondo, se non una tassa sul patrimonio immobiliare, quello, solo, che non si può portare all’estero. Come dargli torto? Però… però, ecco che un tarlo ci rode, c’è qualcosa che tocca.

Prendiamo un caso, tanto per potere dare concretezza al discorso. Marco si è sposato, e sta faticosamente pagando un mutuo per la casa in cui vive, che sarà completamente sua, se riuscirà a pagare fino in fondo, tra vent’anni. Marco è orfano di padre, e ha ereditato un piccolo appartamento, in cui vive, sola, la madre, che per il vecchio diritto di famiglia ne ha solo l’usufrutto. Marco paga l’IMU sulla seconda casa, aliquota massima. Marco ha un amico, Marcello, che ai tempi del fenomeno dell’inurbamento è venuto in città a fare l’operaio, preferendo questa soluzione alla vita del contadino. Marcello ha ereditato il casolare avito, ha dato in uso ai vicini i campi, e gliene viene una damigiana di vino all’anno, come gesto di amicizia. Paga, indovinate un po’, l’aliquota massima. Pare che il ministro Cancellieri abbia 28 case, così dicono i giornali. Che aliquota paga? Ma la stessa di Marco, la stessa di Marcello, ci mancherebbe. Io ho un amico che possiede una strada, sì, non è una gran strada, sarà centocinquanta metri, poco più; a parte un paio di appartamenti è tutta sua. Che aliquota paga? Vabbe’, avete capito. Uno dirà: ma chissà il tuo amico quante tasse pagherà sugli utili delle sue aziende. E qui vi farò un’altra confidenza: il mio amico possiede, non direttamente, ma attraverso un commercialista prestanome, una società di diritto lussemburghese; e, come si sa, gli utili da impresa in Lussemburgo non sono tassati (sì, avete capito bene, non è che siano tassati poco, non sono tassati affatto).

Era così difficile, per colpire i grandi patrimoni, che non si negano mai una certa consistenza immobiliare, distinguere tra chi ha due case, chi ne ha 28, chi ne ha 129, chi ne ha 1715, e introdurre aliquote progressive? Quanto un’idea del genere fosse contraggenia a un paladino dell’alta finanza e del grande capitale è comprensibile; più faticoso risulta capire come mai una simile ipotesi non abbia sfiorato la lucida fronte, non che mente, di Bersani. IMU: Ignobile Malversazione Unificata. Ma forse ci sfugge qualcosa degli imperscrutabili disegni che lavorano per il bene comune. Come alla creatura, che non può cogliere la complessità del supremo disegno divino, riesce difficile capire perché, per la realizzazione del bene assoluto, debba nascere un bambino con due teste.Uno degli slogan dei nostri attuali governanti, una delle più altisonanti parole chiave, è l’ “equità”; questione di dittonghi, equità in senso sociale o in senso ippico? Perché vede, professor Monti, lei è sicuramente molto più intelligente di me; come negarlo, a uno che è andato in cattedra a 26 anni, appena uscito dal periodo della lallazione, ancora senza i denti del giudizio; ma non tanto intelligente, con il suo eloquio lento fono allo sfinimento, da prendermi per quella parte del corpo dove mai batte il sole.

 

Category: Economia

About Maurizio Matteuzzi: Maurizio Matteuzzi (1947) insegna Filosofia del linguaggio (Teoria e sistemi dell'Intelligenza Artificiale) e Filosofia della Scienza presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna. Studioso poliedrico, ha rivolto la propria attenzione alla corrente logicista rappresentata da Leibniz e dagli esponenti della tradizione leibniziana, maturando un profondo interesse per gli autori della scuola di logica polacca (in particolare Lukasiewicz, Lesniewski e Tarski). Lo studio delle categorie semantiche e delle grammatiche categoriali rappresenta uno dei temi centrali della sua attività di ricerca. Tra le sue ultime pubblicazioni: L'occhio della mosca e il ponte di Brooklyn – Quali regole per gli oggetti del second'ordine? (in «La regola linguistica», Palermo, 2000), Why Artificial Intelligence is not a science (in Stefano Franchi and Güven Güzeldere, eds., Mechanical Bodies, Computational Minds. Artificial Intelligence from Automata to Cyborgs, M.I.T. Press, 2005). Ha svolto il ruolo di coordinatore di numerosi programmi di ricerca di importanza nazionale con le Università di Pisa, Salerno e Palermo. Fra il 1983 e il 1985 ha collaborato con la IBM e, a partire dal 1997, ha diretto diversi progetti di ricerca per conto della società FST (Fabbrica Servizi Telematici, un polo di ricerca avanzata controllato da BNL e Gruppo Moratti) riguardo alle tecniche di sicurezza in informatica, alla firma digitale e alla tecniche di crittografia. È tra i promotori del gruppo «Docenti Preoccupati» e della raccolta firme per abrogare la riforma Gelmini.

Comments (1)

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  1. robin ha detto:

    APPROVO IN TOTTO L’ARTICOLO.
    sono convinto anche io che con questo governo non si va’ da nessuna parte,basta anche guardare la riforma pensioni fatta da una seriosa megera,una vigliaccata che ha colpito alle spalle da un giorno all’altro migliaia di lavoratori italiani che partiti con un contratto sapendo di andare in pensione nell’anno tot. e avendo fatto progetti anche qualche anno prima,ora si ritrovano un varco di altri 7-8 anni, ma molti di loro la sospirata pensione non la vedranno mai e se la vedranno ci pagheranno la badante o le medicine per curarsi,e’ vero cara menzognera della fornero la vita si sara’ anche allungata….!!!ma e’ crollata l’aspettativa di vita sana.pensate che a molti lavoratori mancavano pochi giorni o settimane per andare in pensione,ebbene cara la mia spocchiosa ..lei queste persone le ha massacrate.questa riforma e’ un aborto criminale fatta da una demente altro che economista,fa acqua da tutte le parti e non bisogna rattopparla ma totalmente cancellata e rifatta con piu’ gradualita ed sopratutto con maggiore EQUITA’ pewr usare una parola tanto abusata quanto disattesa da i nostri governanti.

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