Monti, Italialavoro, dal precariato alla disoccupazione

| 3 Settembre 2012 | Comments (0)

 

 

 

Alla redazione di Inchiesta è arrivata una lettera firmata che ci informa come Italialavoro, l’agenzia tecnica del Ministero del lavoro tratta i suoi “collaboratori” precari che fino adesso hanno svolto la maggior parte del lavoro della Agenzia. In piena recessione, come prevedibile, il Ministero ha completamente abbandonato i suoi “collaboratori” seguendo la direttiva: “eliminare la figura del precario facendola diventare quella del disoccupato stabile”

Caro direttore, ricorda Italialavoro? Essa è l’agenzia tecnica del Ministero del Lavoro. Questa, seppur del Ministero del Lavoro, si regge quasi esclusivamente sui “collaboratori”. Sui precari, insomma. Quelli che a parole si dice di voler disincentivare e, uno dei tanti paradossi di questa azienda, quelli per i quali Italialavoro attua uno dei suoi progetti più grossi e importanti, Welfare to Work, e finalizzato proprio alla stabilizzazione dei lavoratori. Ecco, io vengo proprio da quel progetto. Lavoravo per cercare di stabilizzare lavoratori, mentre altri pensavano a come lasciarmi a terra. Si, perché a dicembre, grazie a Monti e Fornero, in centinaia se non di più l’azienda ci ha abbandonato. Fino a quel momento, di contratto in contratto, si riusciva a lavorare. Scusi,“collaborare”. Da dicembre non più, e collaboratori anche storici sono rimasti fuori, senza alcuna prospettiva. Gente che magari nella sua follia aveva anche fatto un figlio, o comunque si era sposata. (ad oggi, si contano più di 100 vertenze individuali da parte di co.pro. che rivendicano i propri diritti). Ecco, il Ministero, ovverosia Italialavoro, ha invece messo in pericolo la nostra stessa sopravvivenza. In piena recessione, ci ha completamente abbandonato. Caro direttore, spero vogliate ospitare questa lettera. Spero facciate qualche articolo ogni tanto sull’argomento. Fate insomma in modo che nessuno si dimentichi di noi. Delle nostre vite, delle nostre esistenze in sopravvivenza. Qui, nell’angoscia del presente, altro che domani. Ossequi, licenziato/abbandonato Italialavoro.

Ps. Inoltre, per fare il nostro lavoro, come sede ci veniva assegnato a ognuno un Centro per l’Impiego. In questi anni tanti lavoratori di quei Centri sono andati in pensione e tantissimi ne andranno nei prossimi anni. Quelli che vedevamo noi, si stanno sguarnendo sempre più di personale e fra pochi anni non ci sarà quasi più nessuno a svolgere quel tipo di servizio. Nel frattempo, però, nessuno si sta preparando all’evenienza e, come sempre, parlare di un nostro ricollocamento, visto che conosciamo già l’ambiente e la materia, o comunque di riaprire in generale le assunzioni, sembra un’eresia.

…. e come termine di paragone…un’agenzia privata interinale come Obiettivo Lavoro stabilizza i suoi lavoratori, mentre l’agenzia del ministero ItaliaLavoro che attua progetti di supporto e ricollocazione al lavoro, mantiene i suoi lavoratori quasi tutti in precariato…e ora li manda via…?!

 

Category: Economia, Precariato

About Redazione: Alla Redazione operativa e a quella allargata di Inchiesta partecipano: Mario Agostinelli, Bruno Amoroso, Laura Balbo, Luciano Berselli, Eloisa Betti, Roberto Bianco, Franca Bimbi, Loris Campetti, Saveria Capecchi, Simonetta Capecchi, Vittorio Capecchi, Carla Caprioli, Sergio Caserta, Tommaso Cerusici, Francesco Ciafaloni, Alberto Cini, Barbara Cologna, Laura Corradi, Chiara Cretella, Amina Crisma, Aulo Crisma, Roberto Dall'Olio, Vilmo Ferri, Barbara Floridia, Maria Fogliaro, Andrea Gallina, Massimiliano Geraci, Ivan Franceschini, Franco di Giangirolamo, Bruno Giorgini, Bruno Maggi, Maurizio Matteuzzi, Donata Meneghelli, Marina Montella, Giovanni Mottura, Oliva Novello, Riccardo Petrella, Gabriele Polo, Enrico Pugliese, Emilio Rebecchi, Enrico Rebeggiani, Tiziano Rinaldini, Nello Rubattu, Gino Rubini, Gianni Scaltriti, Maurizio Scarpari, Angiolo Tavanti, Marco Trotta, Gian Luca Valentini, Luigi Zanolio.

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