James Kenneth Galbraith: L’Italia ha un ruolo cruciale e Draghi è inquietante
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Diffondiamo da www.forexinfo.it dal 19 giugno 2013 questa sintesi a cura di Erika Di Dio dell’intervento di James Galbraith a Roma all’incontro promosso dall’ Associazione delle Banche popolari e del Centro Studi Federico Caffè
Si è tenuto qualche giorno fa a Roma l’incontro promosso dall’Associazione Nazionale fra le Banche Popolari e dal Centro Studi Federico Caffè; tra gli altri, riportiamo gli interessanti contributi di James K. Galbraith, economista americano, nonché professore dell’Università del Texas, figlio del famoso economista e diplomatico John Kenneth Galbraith.
Il professore americano ha spiegato di non essere favorevole ad una dissoluzione dell’Eurozona, ma ha elencato le opzioni rimaste al nostro continente, parlando infatti di:
- un divorzio dall’euro tramite il modello della Cecoslovacchia, quindi una gestione ordinata della divisione dell’eurozona;
- oppure, il modello tragico della Jugoslavia, con annessa guerra civile.
Draghi? Persona inquietante
È così che l’economista ha definito il presidente della BCE e in risposta alla dichiarazione di Draghi secondo cui per reggere la concorrenza con la Cina sia necessario smantellare lo stato sociale, Galbraith ha commentato:
Si tratta di un commento straordinario da parte del signor Draghi, che mostra di non avere alcuna fiducia nel capitalismo e di credere che l’Europa sia inerme di fronte ad un paese il cui evento fondativo, politico ed economico, era ed è ancora la Rivoluzione Comunista del 1949.
Bisogna stare attenti quando si mettono degli spiriti così poco forti a capo delle istituzioni, non si sa mai che cosa potrebbe accadere, magari potrebbe arrendersi preventivamente a qualsiasi tipo di ideologia ostile.
Come evitare la disgregazione economica
Ad inizio mese, Galbraith aveva anche partecipato ad un incontro con esponenti del mondo della cultura, della ricerca e dell’impresa, organizzato dall’Eurispes. Durante questo incontro, il professore texano aveva elencato i quattro punti fondamentali per evitare che i paesi del Sud Europea si trovino di fronte ad una disgregazione economica.
Li riportiamo qui di seguito:
- prima di tutto la stabilizzazione, ovvero «occorre evitare di promettere la luna. Dunque non si può immaginare una crescita in tempi rapidi, ma si deve piuttosto lavorare per contenere la recessione e trasformarla in stabilizzazione»;
- poi c’è la solidarietà, a proposito della quale Galbraith sostiene che ci sono paesi come ad esempio Grecia e Cipro con debiti così alti che non saranno mai in grado di rimborsare da soli; essi hanno perciò bisogno del sostegno economico delle nazioni più ricche, facendo così riferimento alle nazioni del Nord Europa;
- in terzo luogo, bisogna «investire sul lavoro e sulla produzione; sulla formazione e i giovani e tassare i beni non produttivi»;
- infine, l’ultimo suggerimento è quello di garantire la sopravvivenza delle fasce più deboli della popolazione, attraverso un sistema di pensioni minime e sussidi di disoccupazione.
Su quest’ultimo punto, Galbraith ha consegnato un ruolo cruciale all’Italia, in quanto paese più importante dell’Europa del Sud che dovrebbe assumere un ruolo di leadership per arrivare ai necessari ed importanti negoziati con l’Europa del Nord e naturalmente con la Germania in primis.
Category: Economia