Diffondiamo dal blog di Franco Berardi (Bifo) di Micromega del 29 aprile 2015
C’è un malato. Tre medici si aggirano per la stanza coi loro rimedi. Gli danno pillole stimolanti e gli estraggono il sangue. Prevedibilmente il malato peggiora. Ma la cura prosegue imperterrita e il malato ben presto è vicino a tirare le cuoia.
A questo punto arriva un nuovo medico: osserva che la cura è sbagliata, e che occorre sospenderla. Che dicono i tre luminari? Dicono che il nuovo medico è arrogante, si veste in maniera bizzarra manca di rispetto e dunque è un dilettante.
I medici della troika hanno distrutto la Grecia, impoverito ogni paese europeo, diffuso l’odio e devastato i servizi pubblici. Poi hanno aggredito Varoufakis per nascondere una verità che i popoli europei ormai conoscono bene: la troika incaricata di succhiarci il sangue ha impoverito le società dei paesi europei e sta portando l’Unione verso il fascismo la guerra e il collasso. L’hanno aggredito e alla fine tolto di mezzo.
E le borse ora volano.
Hanno ottenuto la testa di Varoufakis. Bravi.
Ma la testa di Varoufakis resta ben salda sulle sue spalle e quell’uomo è a questo punto il solo leader politico di cui l’Europa dispone.
Negli ultimi due mesi abbiamo assistito a uno spettacolo: un professore che ha insegnato nelle università di mezzo mondo e ha scritto libri di rilevanza internazionale accetta di mettersi al servizio del suo paese, e del futuro dell’Unione europea. Dice una cosa semplicissima: togliendo risorse alla società non si può curare l’economia, la Grecia è stremata e gli altri paesi lo saranno presto, occorre restituire risorse a chi ne è stato privato.
Varoufakis ha una competenza economica che i professionisti dell’estorsione che siedono ai tavoli di Bruxelles neppure sognano, ma è anche un essere umano dotato di intelligenza e sensibilità, ma pare che le due cose non possano andare insieme. A una riunione di economisti s’è permesso di dire che prima di prendere una decisione guarda negli occhi i disoccupati del suo paese. Questo fa di lui un dilettante perché gli economisti professionali non guardano negli occhi nessuno. La miseria l’umiliazione e la morte che van seminando non risulta sui libri contabili.
Più la gente crepa più volano le borse.
Coloro che hanno il potere in Europa hanno dichiarato guerra all’intelligenza, come possono tollerare Varoufakis? Hanno dichiarato guerra alla società come possono tollerare un tizio senza cravatta che vuole fare dell’economia un sapere al servizio degli esseri umani?
Tags: Tsipras
Category: Economia, Osservatorio Europa
About Franco Berardi: Franco Berardi, detto Bifo (Bologna,1949), è uno scrittore, filosofo e agitatore culturale italiano.Nel 1970 pubblica il suo primo libro, Contro il lavoro (edito da Feltrinelli). Nel 1975 fonda la rivista A/traverso, un foglio che era espressione dell'ala "creativa" del movimento bolognese del 1977; nei suoi scritti definisce il centro della sua analisi, il rapporto tra movimenti sociali e tecnologie comunicative. Nel 1976 partecipa alla fondazione dell'emittente libera Radio Alice e subisce l'arresto nell'ambito dell'inchiesta contro Autonomia Operaia per i tragici eventi di Argelato, in cui era stato ucciso il carabiniere Andrea Lombardini, nel corso di un controllo in cui aveva sorpreso alcuni militanti del gruppo che stavano preparando una rapina. Per richiedere la sua scarcerazione, Radio Alice organizza una festa in Piazza Maggiore, a cui partecipano oltre diecimila persone. Bifo viene scarcerato poco dopo, e diviene il leader dell'"ala creativa" della protesta studentesca bolognese del 1977.
Dopo la chiusura della radio da parte della polizia, contro Berardi viene spiccato un mandato per "istigazione di odio di classe a mezzo radio", per sottrarsi all'arresto fugge da Bologna. Si rifugia a Parigi dove frequenta Félix Guattari e Michel Foucault e pubblica il libro Le Ciel est enfin tombé sur la terre (Éditions du Seuil).
Negli anni ottanta rientra brevemente in Italia e poi si trasferisce a New York dove collabora alle riviste Semiotexte e Musica 80. Viaggia a lungo in Messico, India, Cina e Nepal. In quel periodo inizia ad occuparsi della crescita delle reti telematiche e preconizza la futura esplosione della rete quale vasto fenomeno sociale e culturale.
Alla fine degli anni ottanta si trasferisce in California dove pubblica alcuni saggi sul cyberpunk. Ritorna a Bologna e, in veste di protagonista, partecipa al documentario Il trasloco di Renato De Maria, prodotto dalla RAI nel 1991, incentrato sulla storia del suo appartamento. Collabora poi con varie riviste culturali fra cui Virus mutations, Cyberzone, Millepiani e varie casa editrici fra cui la Castelvecchi. Collabora inoltre alla stesura di testi per la trasmissione televisiva prodotta da RAI Educational e condotta da Carlo Massarini dedicata al mondo delle nuove tecnologie MediaMente.
Dal 2000 al 2009 cura con Matteo Pasquinelli l'"ambiente di rete" Rekombinant. Nel 2002 fonda Orfeo Tv, la prima televisione di strada italiana. Nel 2005 un suo pamphlet che si scaglia contro le politiche sociali del nuovo sindaco di Bologna Sergio Cofferati viene ripreso con enfasi dalle testate giornalistiche nazionali. Attualmente lavora come insegnante presso l'istituto tecnico industriale Aldini Valeriani di Bologna . Pubblica regolarmente sul quotidiano Liberazione, sulla rivista alfabeta, sulla mailing-list Rekombinant e sul sito Through Europe. Ultimo suo libro La Sollevazione. Collasso europeo e prospettive del movimento. Manni Editori, 2011