“Un maestro che veniva dal mare”: uno spettacolo della scuola di Selva in ricordo di Aulo Crisma

| 4 Giugno 2023 | Comments (0)

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“Un maestro che veniva dal mare”, di Giulia Magnabosco, si intitola lo spettacolo di fine anno scolastico che si terrà il 6 giugno alle 17,30 al Centro Ambientale di Selva di Progno in ricordo del nostro collaboratore Aulo Crisma, realizzato da Giulia Magnabosco (insegnante di teatro) e dagli alunni della scuola primaria di Selva con la collaborazione degli insegnanti Martina Lupatini, Nicoletta Grisi, Alessandra Daffini, Dora Tonin, Elisa Lucchi, Davide Colombari.

E’ una commossa e commovente rievocazione della figura e dell’opera di Aulo, che è stato per molti anni, insieme alla moglie Maria Dal Bosco, maestro in quella scuola. E’ un’occasione di “guardare indietro per guardare avanti” perché la didattica di Aulo anticipava con straordinaria lungimiranza il futuro, insomma “vedeva lontano”, come ci diceva in questi giorni Clementina Presa, sua amica e collega da sempre: una didattica che aveva al centro come protagonisti gli scolari, il loro mondo, i loro interessi, il loro linguaggio, la loro creatività.

E’ una prospettiva che per certi versi ci ricorda l’esperienza di don Milani e della scuola di Barbiana, richiamata fra l’altro in questi giorni dalla ripubblicazione sulla rivista Il Mulino di un articolo del 1967 del direttore di Inchiesta Vittorio Capecchi (“Il messaggio di Don Milani”,  visibile al link www.rivistailmulino.it ).

Una raccolta di scritti di e su Aulo si trova alla rubrica “Aulo Crisma e la rivista Inchiesta”in www.inchiestaonline.it .   

Category: Aulo Crisma e la rivista "inchiesta"

About Vittorio Capecchi: Vittorio Capecchi (1938) è professore emerito dell’Università di Bologna. Laureatosi in Economia nel 1961 all’Università Bocconi di Milano con una tesi sperimentale dedicata a “I processi stocastici markoviani per studiare la mobilità sociale”, fu segnalato e ammesso al seminario coordinato da Lazarsfeld (sociologo ebreo viennese, direttore del Bureau of Applied Social Research all'interno del Dipartimento di Sociologia della Columbia University di New York) tenuto a Gosing dal 3 al 27 luglio 1962. Nel 1975 è diventato professore ordinario di Sociologia nella Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Bologna. Negli ultimi anni ha diretto il Master “Tecnologie per la qualità della vita” dell’Università di Bologna, facendo ricerche comparate in Cina e Vietnam. Gli anni '60 a New York hanno significato per Capecchi non solo i rapporti con Lazarsfeld e la sociologia matematica, ma anche i rapporti con la radical sociology e la Montly Review, che si concretizzarono, nel 1970, in una presa di posizione radicale sulla metodologia sociologica [si veda a questo proposito Il ruolo del sociologo (a cura di P. Rossi), Il Mulino, 1972], e con la decisione di diventare direttore responsabile dell'Ufficio studi della Federazione Lavoratori Metalmeccanici (FLM), carica che manterrà fino allo scioglimento della FLM. La sua lunga e poliedrica storia intellettuale è comunque segnata da due costanti e fondamentali interessi, quello per le discipline economiche e sociali e quello per la matematica, passioni queste che si sono tradotte nella fondazione e direzione di due riviste tuttora attive: «Quality and Quantity» (rivista di modelli matematici fondata nel 1966) e «Inchiesta» (fondata nel 1971, alla quale si è aggiunta più di recente la sua versione online). Tra i suoi ultimi libri: La responsabilità sociale dell'impresa (Carocci, 2005), Valori e competizione (curato insieme a D. Bellotti, Il Mulino, 2007), Applications of Mathematics in Models, Artificial Neural Networks and Arts (con M. Buscema, P.Contucci, B. D'Amore, Springer, 2010).

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