Karl-Ludwig Schibel: La banalità del bene

| 17 Novembre 2012 | Comments (0)

 

 

 


E’ stato tenuto nei giorni 8-9 settembre a Città di Castello il XXVI convegno di studi

organizzato da l’Altrapagina dal titolo “ L’esperienza umana e l’enigma del

male”. Questa sintesi del suo intervento è stata pubblicata su L’Altrapagina

on line. Karl-Ludwig Schibel è un ambientalista coordinatore di Alleanza per

il Clima e della Fiera utopie concrete

 

 

Nel suo contributo al convegno “L’esperienza umana e l’enigma del male” Ágnes

Heller ha saputo dipingere un ampio quadro, dai filosofi greci ai nostri

giorni, per ragionare sul male, quello naturale e quello morale. Più proseguiva

nel suo discorso e più mi prendeva un profondo disagio a causa l’irrilevanza

del suo discorso per la situazione della stragrande maggioranza dei presenti.

Il male cui si riferiva questa grande filosofa è quello con la “M” maiuscola, il male

sotto forma di genocidio, campi di concentramento e gulag.

 

Comunemente i dilemmi cui ci si trova di fronte nell’Italia del 2012 sono molto

più banali, mentre le risposte a come comportarsi per non fare del male non

sono per niente semplici.


Poco dopo il convegno de l’altrapagina si è discusso ai Colloqui di Dobbiaco

di “Suolo: la guerra per l’ultima risorsa”. Un acceso dibattito ha affrontato il conflitto

tra l’uso dei campi per coltivare cibo e piante energetiche. «La svolta energetica

richiede l’uso delle biomasse», ragionava uno dei partecipanti, «io questa

svolta energetica la voglio e sono convinto che ci siano delle soluzioni al

conflitto cibo-energia rinnovabile». Infatti, coerentemente alle sue asserzioni, era

arrivato a Dobbiaco con la sua automobile a metano, un carburante fossile

con basse emissioni di CO2 che compensa pagando – in rapporto alla sua percorrenza

annuale – una quota a un produttore di biogas che si obbliga di immettere

nella rete l’equivalente di quanto l’automobile ha bruciato in metano. Così la sua

coscienza è a posto. Per una parte consistente del pubblico dei colloqui

invece la produzione di biogas non fa parte della soluzione, ma del problema:

aumenta i prezzi dei prodotti alimentari, e quindi la fame nel mondo, e contribuisce

alla distruzione dei suoli poiché gli impianti per la sua produzione funzionano

in buona parte con mais coltivato su grandi superfici in un sistema agro-industriale.

Non viviamo (fortunatamente) in tempi che richiedono atti eroici.

 

Fare bene o fare male è al contempo complesso e banale e richiede la tolleranza delle

ambiguità e la disponibilità a mettere in discussione le proprie azioni quotidiane

e i comportamenti di routine.

 

 

Category: Culture e Religioni, Storia della scienza e filosofia

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