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Dimitris Argiropoulos
Dimitris Argiropoulos è docente di Pedagogia all’Università di Bologna, città dove vive e lavora a partire dagli anni ’80.
Educatore, si occupa di pedagogia della marginalità e delle emergenze e di pedagogia speciale. È particolarmente interessato ai contesti della marginalità estrema relativamente alle migrazioni, alla profuganza e alle minoranze etniche. Ha condotto ricerche riguardanti le condizioni di vita e la riduzione della partecipazione e delle attività dei rom in situazione residenziali di campi “nomadi” e ha indagato il rapporto tra immigrazione e disabilità. Attivista e membro della Fondazione Romanì, ne coordina il Comitato Scientifico, ed è coinvolto in attività di cooperazione educativa internazionale. Si occupa di schiavizzazione e traffico di esseri umani e si interessa della formazione degli Educatori di Strada.
Le scuole sono aperte da tre giorni e chi fa parte del suo organico, da docente stabile o precario, registra con responsabilità e con preoccupazione la prima difficoltà relativa agli alunni provenienti dalle famiglie più vulnerabili. Le scuole della periferia, della povertà economica e relazionale, le famiglie migranti e dei profughi si […]
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Pubblichiamo la relazione tenuta da Dimitris Argiropoulos nel seminario tenuto il 10 maggio a Bologna con la presenza di Philippe Meirieu autore di numerosi testi pedagogici tradotti in italia (Pedagogia il dovere di resistere; Fare la Scuola, fare scuola; I compiti a casa; Infanzia educazione e nuovi media). Alain Goussot morto recentemente è stato ricordato […]
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Leggo dai giornali con cronaca cittadina e riporto dal Il Corriere di Bologna ciò che è visibile in un video (in alto) riportato da La Repubblica di Bologna “Bologna, saltano il clochard con lo skate / E filmano la scena con il telefonino / Gruppo di ragazzi usa il senzatetto come un […]
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Pubblichiamo il ricordo di un amico recentemente scomparso. Il 26 marzo 2016 è morto Alain Goussot, Professore Associato di Pedagogia Speciale nell’Università di Bologna. Tra i suoi libri: (con Adrea Canevaro a cura di) la difficile storia degli handicappati (Carocci, Roma 200); Il pensiero pedagogico di Ovide Decroly (Erickson, Trento 2005); Epistemologia, tappe costitutive […]
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Diffondiamo da Lettera43.it del 15 novembre 2014 questo intervento di Dimitris Argiropoulus intervistato da Francesca Buonfigliuoli. I campi nomadi non dovrebbero esistere. Sono frutto «di una politica inefficace e che non interloquisce», autoreferenziale. E che adotta il binomio schizofrenico di sgombero-assistenza. Dimitris Argiropoulos, professore di Scienze della Formazione di Bologna esperto in integrazione, […]
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L’attuale conflitto che si consuma nella striscia di Gaza crea indignazione e imbarazzo, intralcia le domande e trasmette dolore. Il pesante coinvolgimento, dei minori e degli infanti, il loro uso (anche dai mas media) sospende il respiro e brucia le articolazioni del pensiero, richiede un enorme sforzo per essere percepito e spiegato. Talvolta […]
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La sera del 2 gennaio in via Landi dov’era stato appena sgomberato un campo rom. Una giovane di 21 anni ha dato alla luce un feto di sei mesi, nato morto. Il cordone ombelicale è stato reciso dal compagno, che poi avrebbe abbandonato il fagotto per oltre un’ora e mezza, sotto la […]
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Il “pratello” in una città affaticata dai mutismi. Generalizzare davanti ai fatti del “pratello” diventa una facilitazione che assolve, toglie peso alle responsabilità, e permette una ricercata neutralità che agevola il “distacco” dal coinvolgimento emotivo agli interessati e ai coinvolti direttamente o indirettamente nei fatti conosciuti non attraverso l’amministrazione ordinaria delle strutture del “pratello” ma […]
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1. I diritti Le realtà rom incontrano il diritto e i diritti a partire da una posizione di svantaggio, prodotto quotidianamente e divenuto uno dei nodi delle loro difficoltà di una esistenza – resistenza[1]. Questa difficoltà si moltiplica a dismisura soprattutto per le persone e le comunità che abitano nei cosiddetti “campi nomadi”. L’interloquire con […]
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Riproduciamo questo articolo apparso su ” Educazione democratica” 2/2011 pp.62-67 Trovarsi e ritrovarsi in quel luogo urbano che si chiama periferia vuol dire praticare la solitudine dell’ in-contro, vuol dire cercare le parole e i tempi, le declinazioni delle possibilità, gli spazi coabitati e i domini dei poteri respirati. Delle volte la […]
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