Roberto Dall’Olio: Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. La verità Bruciata
La giornalista Ilaria Alpi e il cine operatore Miran Hrovatin (nelle foto in alto) sono i stati assassinati (lei aveva 28 anni, lui 45) in un attentato a Mogadiscio il 20 marzo 1994 come mentre erano stati inviati dal TG3 per seguire la missione Restore Hope dell’ Esercito Italiano nella guerra somala per un’indagine in Somalia sul traffico d’armi a rifiuti tossici illegali (fra i quali l’uranio ) nella quale Alpi e Hrovatin scoprirono che erano coinvolti l’Esercito stesso, insieme ai servizi segreti italiani ed altre istituzioni italiane. Un commando di sette persone si è affiancato alla loro auto, ha esploso numerosi colpi di kalashnikov, per poi darsi alla fuga. I due giornalisti erano impegnati a seguire la missione Onu “Restore Hope” e per la Alpi si trattava della settima missione in territorio somalo. A 22 anni dall’omicidio dei giornalisti ancora restano i misteri su mandanti, gli assassini e, soprattutto, sul movente del delitto
Il 19 ottobre 2016 la Corte d’appello di Perugia ha assolto il somalo Omar Hasci Hassan che ha già scontato in carcere 16 anni dei 26 che gli erano stati inflitti, con l’accusa di avere partecipato all’omicidio della giornalista del Tg3 Ilaria Alpi e dell’operatore Miran Hrovatin, a Mogadiscio nel marzo 1994. Hassan, che attualmente era affidato ai servizi sociali, è stato assolto con formula piena “per non avere commesso il fatto”. La Corte d’appello di Perugia ha inoltre disposto la revoca di qualsiasi limitazione della libertà personale del somalo. La sentenza è arrivata mercoledì, al termine del processo di revisione, riaperto il 14 gennaio 2016, su istanza degli avvocati di Hassan, d’accordo con il procuratore generale e con le parti civili. Tra queste anche la Rai e la madre di Ilaria Alpi, Luciana, che ha sempre sostenuto l’estraneità di Hassan al duplice delitto (prima dell’udienza, la stessa Luciana ha abbracciato Hassan). anche oggi la madre di Ilaria Alpi era presente al processo e ha commentato: “Sono molto contenta per Omar Hashi Hassan che da oggi è finalmente libero. Come parte civile ci siamo battuti perché venisse riconosciuta la sua innocenza. Tuttavia, se è una grande giornata per lui, da parte mia devo dire che sono molto amareggiata e depressa. Ormai sono convinta che sulla morte di mia figlia e di Miran Hrovatin non è stato fatto nulla a livello di indagine. Sul caso si sono alternati negli anni ben cinque magistrati e tre procuratori. Eppure, nessuno è riuscito a porre fine alle troppe bugie, ai troppi depistaggi che hanno caratterizzato questa vicenda”.
Alpi Hrovatin. La verità bruciata
un’eternità
di pena
per Hassan
cancellata
dalla gomma
dell’errore…
così le vite
rapite
ridate
le loro due
ancora stuprate…
mai sapranno
i loro cari
chi spense
Ilaria Alpi
e Miran Hrovatin?
Mai sapremo
chi li freddò?
La verità
è stata bruciata
dalle fiamme
dolose
di tetri veleni
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