3. Roberto Roversi: Lettera a un amico molto giovane [1981]
(in memoria di Demetrio Stratos)
Farei altrettanta attenzione alla differenza che c’è
fra partecipare o dimenticare.
Anche queste cose suggerisce l’esperienza.
O l’amore
uccide la speranza per il futuro
chi non si ricorda di un amico
o colui che non ascolta.
Specie quando è chiamato.
Grida la carne (come avverte il filosofo
greco al numero 33)
grida la carne: non aver fame
non aver sete non aver freddo.
Ma spera di gareggiare per la felicità.
Molte sono le cause per cui un giovane
può voler partire.
Le cause non previste sono quelle
che colpiscono anche l’attesa degli amici.
Noi non siamo qui per ricordare.
Ci prepariamo a partecipare.
E dopo, la vibrazione del suono filtrerà dritta
nel cuore della terra
sveglierà antiche avventure
grandi avventure avventure dimenticate
e una improvvisa battaglia fra i giganti
e gli gnomi si scatena sull’orlo dei vulcani.
Non vince il più forte.
Ma chi ha la pazienza di aspettare.
Un cavallo di fuoco corre ridendo sulla terra
si bagna nel fiume vola alto nella foresta
dice: preparatevi a vedere cose meravigliose.
I giovani che non sono invecchiati
camminano di nuovo fra noi.
Dispongono le opere.
Tutto deve ricominciare.
Niente è andato perduto.
Pubblicazione in Inchiesta, 54, novembre-dicembre 1981 p.1
Category: Arte e Poesia, Roberto Roversi e la rivista "Inchiesta"