Veronica D’Amico: Terna e la Via Crucis Vivente a Venetico Superiore
Maurizio Scarpari ci aggiorna sulle lotte contro Terna Rete Italia in Sicilia. Precedenti interventi su www.inchiestaonline.it nella rubrica “ambiente”, 2 aprile, 27 marzo, 20 marzo, 12 gennaio 2014 e 16 dicembre 2013. Veronica D’Amico, giornalista e pubblicista, ha collaborato al Dossier che documenta le lotte in Sicilia contro Terna che è stato anche pubblicato a stampa nel numero di “Inchiesta” gennaio-marzo 2014
Una tradizione messa in croce. Un calvario vivente. Una rappresentazione sacra che ha trasmesso forte spiritualità e immensa commozione dai più piccoli agli adulti. È ruotata intorno a tutti questi aspetti la via Crucis Vivente, a cura della parrocchia San Nicolò, guidata da padre Nino Merlino, tenutasi il Venerdì Santo, finalizzata a rappresentare, nella suggestiva cornice dell’antico borgo collinare di Venetico Superiore (ME), la passione e morte di Gesù Cristo. Una manifestazione che si è svolta per le vie del centro storico, in rigoroso silenzio e nonostante le non proprio favorevoli condizioni climatiche: dalla Chiesa Madre alla volta della piazza Immacolata fino al promontorio dove ha avuto luogo la crocifissione. In essa sono stati riproposti gli ultimi momenti della vita di Gesù da Pilato al Calvario. Ed è proprio in questo tragitto culminato nel borgo Seminario, punto da sempre dedicato alla crocifissione, che si è materializzata l’ingombrante presenza del pilone 24 posizionato quasi un anno fa da Terna proprio a ridosso di quel momento sacro, alle porte del centro abitato.
La folla presente, proveniente dall’hinterland, non ha ammirato solo l’indubbia bravura degli abitanti, fulcro della rappresentazione, rigorosamente vestiti con i costumi dell’epoca, ma è stata, inevitabilmente, travolta, visivamente, anche dall’immenso pilone, altro oltre sessanta metri, che per il primo anno svettava su una tradizione che risale al 1933. Inevitabili i commenti di stupore e di indignazione, difficile non immortalare quel momento sacro, quasi impossibile escludere dalle foto il traliccio monostelo. Tra i due ladroni c’è anche colui che si fece crocifiggere al pilone alcuni mesi fa (vedi https://www.inchiestaonline.it/ambiente/venetico-superiore-messina-proseguono-le-lotte-contro-terna-rispettare-la-tradizionale-via-crucis-vivente), con l’intento di richiamare l’attenzione delle istituzioni proprio su questa tradizione, che corre il rischio di perdersi una volta che i diciotto cavi dell’alta tensione saranno fissati e la corrente correrà lungo i fili a 380.000 volts, con punte che potranno arrivare a 550.000 volts.
Category: Ambiente, Osservatorio Sicilia