Roberto Dall’Olio: La stoffa della libertà
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I jeans
A Genova celebrati
Come ovunque
Nel reame della libertà
Sua stoffa
Brucia quote immense
Di cotone
Lavorata a forza
Di pesticidi
Senza limiti
Non biodegradabili
La loro scorza
È
Tessuta sulla testa
Della schiavitù umana
Che rovescia
soldi a palate
Inestimabili
E fama
Da www, Il vesrito verde com. Il jeans creato a Genova, se prodotto attraverso le tecniche attuali, rappresenta un pericolo per l’ambiente. Ma come vengono fatti i jeans? La produzione del tessuto in jeans assorbe circa il 35% di tutta la produzione mondiale di cotone. Conseguentemente all’aumento della domanda, quindi, è cresciuto il bisogno di produrre più cotone. Questo porta inevitabilmente all’utilizzo massiccio di acqua, coloranti, pesticidi e prodotti chimici che hanno un altissimo impatto ambientale. Pensa infatti che per produrre un solo chilo di fibre di cotone sono necessari 10.000 litri di acqua, e che poi il cotone ottenuto verrà colorato immergendolo in coloranti chimici che contengono numerosi metalli pesanti, in un processo che necessita di molta acqua. Una volta ottenuto il tessuto denim, poi, si procede alla rifinitura attraverso alcune tecniche molto dannose per la salute di chi produce questo tessuto. Una su tutte è proprio la tecnica della sabbiatura del jeans. Questa ha lo scopo di sbiancarli e dare quell’effetto vissuto che tanto piace in questo tipo di indumenti. Nella foto in alto Lavorazione dei jeans nel Xingtang.
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