Frédéric Simon e Kira Taylor: Una “favola” da Bruxelles. Come nucleare e gas dicentano “verdi”

| 15 Febbraio 2022 | Comments (0)

 

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Riceviamo da Mario Agostinalli: credo che questo documento che vi allego per essere sottoposto al dibattito e alla diffusione in forma di favola brillante da due grandi giornalisti europei, sia una delle più pesanti accuse al greenwashing che le lobby petroliere hanno imposto alla Commissione Uropea guidata dalla  “gentile e riservata” Ursula von der Leyden. Basta leggerlo nella sua acutissima ironia e vorrei che lo diffondeste pe informare sulle partite che si stanno giocando sulla salute e sul futuro emergetico del Pianeta, sia nella Commissione Europea che nei ministeri e nel Governo Italiano.

Pe dare credibilità all’incisiva narrazione in forma di racconto fantasioso, ma inesorabilmente incisivo, aggiungo qui sotto qualche informazione sui giornalisti specializzati in energia che l’hanno redatto e sul settinale online credibiissimo su cui hanno postato la loro pubblicazione.

Frédéric Simon e Kira Taylor sono i redattori più autorevoli e assidui nel seguire le vicende che riguardino in UE le normative energertiche e del new deal avallate a livello istituzionale. Pubblicato con un ritmo di due voltea alla settimana su Euractive, il blog da loro diretto è leader nell’informazione online sull’Unione europea e sui processi legislativi che si svolgono a Bruxelles oltre ad essere il principale mezzo di comunicazione online sugli affari dell’UE. Le note tecniche e politiche sono molto accurate e documentate, costituendo una rete multimediale, indipendente e gratuita che si rivolge alle politiche e alle imprese dell’UE in 15 lingue. Il blog riunisce l’indipendenza giornalistica con la trasparenza e l’efficienza pratica, integrando i media esistenti e i siti web istituzionali dell’UE.Vanta oltre tre milioni di pagine visualizzate e 675.000 visitatori al mese. Raccoglie le competenze di oltre 80 professionisti raccolti in un team editoriale.

Ecco l’articolo scritto da Simon e Taylor, tradotto e linkato dall’originale

https://api-esp.piano.io/story/estored/480/9722/-1/10226790/342126/vib-ckzi4fiq800ki01740rvx9e7x?sig=cfe5f852cae20dc33e572f60a7e349e6d19e2ee0b677fee36e639fbd87740780)

The Green Brief: una favola sulla tassonomia dell’UE

Di Frédéric Simon e Kira Taylor | EURACTIV.com 9 feb 2022 (aggiornato: 7:32)

C’era una volta, in cui in una strana terra chiamata Bruxelles, i grandi leader della Commissione Europea si riunivano per decidere quali investimenti fare per salvare il loro mondo dal grande mostro del Cambiamento Climatico.

Guidati dall’Alta Regina delle 27 terre, hanno lavorato a lungo e duramente per decidere cosa appartenesse alla loro grande lista verde di investimenti. Infine, alla vigilia del nuovo anno, è stata inviata una bozza di proclama ai leader delle 27 terre e a un consiglio di saggi noto come Piattaforma sulla finanza sostenibile (i migliori e più accreditati tra gli scienziati e gli espert anche economici del monento).

Ma molti sospettavano che alcuni dei 27 leader, quelli che avevano stretto alleanze con Gas e Nucleare, attirassero l’orecchio dell’Alta Regina più di altri. Temevano che le basi scientifiche della lista verde sarebbero andate perdute per sempre.

Dopo un mese di discussioni, i capi della Commissione si sono riuniti ancora una volta e, il secondo giorno del secondo mese, hanno fatto la loro dichiarazione finale. Hanno decretato che il nucleare e il gas sarebbero stati considerati investimenti “verdi” per il loro contributo alla lotta ai cambiamenti climatici.

Molte persone hanno criticato la decisione. Due delle 27 terre, Austria e Lussemburgo, hanno persino minacciato di ribellarsi e portare l’intera faccenda in tribunale.

 Anche tre della stessa Commissione – quelli di Austria, Spagna e Portogallo – hanno votato contro (il rappresentante del Lussemburgo non era presente a causa della pestilenza in corso, COVID-19).

 Ma la maggior parte dei leader della Commissione europea è rimasta ferma, tranne gli Italiani che hanno chiesto addirittura più gas. A loro dire, nucleare e gas aiuterebbero a combattere il mostro del cambiamento climatico e le due tecnologie dovrebbero soddisfare criteri tecnici dettagliati per dimostrare il loro valore.

Sebbene il nucleare e il gas non fossero perfetti, avrebbero potuto “dare un contributo” agli obiettivi climatici dell’Europa sostituendo il carbone più dannoso per il clima, ha affermato il commissario UE Mairead McGuinness, sperando di mettere a tacere le critiche.

La decisione “potrebbe essere imperfetta, ma è una soluzione reale: ci sposta ulteriormente verso il nostro obiettivo finale di neutralità del carbonio”, ha spiegato, aggiungendo: “Stiamo mettendo in atto condizioni rigorose per la loro inclusione nella tassonomia. Sono soggetti a limiti chiari e a periodi di eliminazione graduale”.

Tuttavia, queste qualifiche non dovevano essere soddisfatte al momento della proclamazione, ma solo presunte. Invece di richiedere al nucleare e al gas di dimostrare immediatamente il loro coraggio nella lotta al cambiamento climatico, i leader della Commissione hanno tirato fuori la loro sfera di cristallo e hanno visto un futuro in cui queste due energie sarebbero state – chissà come -più sostenibili.

Il gas, prevedevano, sarebbe passato dal suo attuale comportamento dannoso per il clima e sarebbe diventato rinnovabile o a basse emissioni di carbonio entro il 2035. E in 20 anni erano sicuri che non avrebbe superato una media di 550 kgCO2e/kW.

Allo stesso modo, il nucleare passerebbe a “combustibile resistente agli incidenti” – una formula ancora in fase di creazione e certamente non pronta per essere utilizzata commercialmente – entro il 2025. E i cattivi rifiuti di alto livello rimasti alla fine della vita del nucleare avrebbero sicuramente incontrato piani dettagliati per un impianto di smaltimento entro il 2050.

 Apparentemente, la sfera di cristallo della Commissione europea doveva essere molto precisa, tanto che nucleare e gas sono stati immediatamente ammessi all’etichetta di investimento “verde”, anche se non era chiaro se avessero potuto raggiungere questi requisiti negli anni a venire.

E vissero non così felici e contenti. FINE

 

Ed, ora, dico io. ci beviamo bufale di questa dimensione in una fase così drammaticamente speciale

Un abbraccio affettuoso. Fate girare questo scritto ! Mario

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Category: Ambiente, Animali e piante, Culture e Religioni, Economia solidale, cooperativa, terzo settore, Epidemia coronavirus, Guerre, torture, attentati, Osservatorio Europa, Osservatorio internazionale

About Mario Agostinelli: Mario Agostinelli (1945) ha lavorato come ricercatore chimico-fisico per l’ENEA presso il CCR di Ispra. Dal 1995 al 2002 è stato Segretario generale della Cgil Lombardia e nel 2004 ha dato vita al movimento Unaltralombardia, con l’obiettivo prioritario di rinnovare dal basso le forme della rappresentanza. Ha ricoperto un incarico istituzionale come Consigliere regionale in Lombardia, eletto come indipendente nelle liste di Rifondazione Comunista, e nel 2009 ha aderito a Sinistra Ecologia Libertà. Sul piano internazionale si è contraddistinto per un intenso impegno nel Forum Mondiale delle Alternative e nel Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre.

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