Lawrence Ferlinghetti: Pietà per la nazione (alla maniera di Kahlil Gibran)
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Bruno Giorgini ci ha segnalato, per interpretare il momento attuale, questa bellissima poesia di Ferlinghetti. Al giovane ottantasettenne Giorgio Napolitano viene dedicata questa poesia dell’ancor più giovane novantaquattrenne poeta.
Pietà per la nazione i cui uomini sono pecore
e i cui pastori sono guide cattive
Pietà per la nazione i cui leader sono bugiardi
i cui saggi sono messi a tacere
Pietà per la nazione che non alza la propria voce
tranne che per lodare i conquistatori
e acclamare i prepotenti come eroi
e che aspira a comandare il mondo
con la forza e la tortura
Pietà per la nazione che non conosce
nessun’ altra lingua se non la propria
nessun’ altra cultura se non la propria
Pietà per la nazione il cui fiato e’ danaro
e che dorme il sonno di quelli
con la pancia troppo piena
Pietà per la nazione – oh, pietà per gli uomini
che permettono che i propri diritti vengano erosi
e le proprie libertà spazzate via
Patria mia, lacrime di te
dolce terra di libertà!
Pietà per la nazione è stata scritta nel 2007 da Lawrence Ferlinghetti in occasione del cinquantenario del libro On the road (1957) scritto da Jack Kerouac ispirandosi ai versi del poeta libanese Kahlil Gibran. Questa poesia fa parte del libro curato da Giada Diano: 50 poesie di Lawrence Ferlinghetti, 50 immagini di Armando Milani Editrice Gam (Brescia) 2010 e nel disegno in copertina Armando Milani illustra proprio la poesia Pietà per la nazione
Giada Diano (qui sopra insieme a Ferlinghetti) ha scritto anche il libro Io sono come Omero. Biografia di Lawrence Ferlinghetti, Feltrinelli 2008 e di Giada Diano ripubblichiamo la sua breve biografia di Ferlinghetti pubblicata nel volume prima ricordato 50 poesie di Lawrence Ferlinghetti, 50 immagini di Armando Milani
Nato a Yonkers, New York, nel 1919 da padre italiano (originario probabilmente di Chiari in provincia di Brescia) e madre di origini franco- portoghesi, Lawrence Ferlinghetti è poeta, romanziere, traduttore, editore, pittore, autore di teatro e drammi radiofonici. Anima del Rinascimento Poetico di San Francisco che negli anni ‘50 sfida la concezione elitaria dell’arte e del ruolo dell’artista nel mondo, Ferlinghetti è stato protagonista negli ultimi sessant’anni di una straordinaria attività creativa, mai disgiunta da una profonda e continua attenzione a tematiche politiche, sociali ed ecologiche.
Laureatosi all’Università della North Carolina, nel 1941 si arruola nella Marina degli Stati Uniti, ma la visita a Nagasaki, distrutta dalla bomba atomica, lo trasforma in un “pacifista radicale”. Dopo aver conseguito un Master alla Columbia University e un dottorato all’Università della Sorbona, nel 1953 si stabilisce a San Francisco, dove fonda, assieme a Pete D. Martin, la City Lights Bookstore, libreria diventata, due anni dopo, anche casa editrice. Sin dall’inizio la City Lights pubblica i più importanti poeti dissidenti americani ed europei, gli autori della beat generation, e si impone come centro propulsore di fermenti culturali e artistici. Nel 1956, in seguito alla pubblicazione di Urlo di Allen Ginsberg, Ferlinghetti viene processato per vendita e diffusione di materiale osceno, riportando una storica vittoria legale contro la censura nella lottaper la libertà espressiva e di stampa. Ferlinghetti ha partecipato a molteplici festival e reading di poesia, dimostrandosi viaggiatore instancabile, vero guerriero poetico a difesa degli ultimi e del pianeta. Ha esposto in numerosi musei e gallerie, ricevendo svariati riconoscimenti: primo Poeta Laureato della città di San Francisco, membro permanente dell’Accademia americana delle arti e delle lettere e, recentemente, Commendatore al merito della Repubblica Italiana. Il suo A Coney Island of the Mind, tradotto in diverse lingue, è tra i libri di poesia più letti al mondo con oltre un milione di copie stampate.
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