Continuano ad arrivare adesioni per la campagna Vignettisti per il No

| 31 Luglio 2016 | Comments (0)

 

 

 

Aumentano le adesioni e le vignette per il NO. Viene riportato un documento intermedio per invitare altri vignettisti ad aderire all’iniziativa. Vengono diffuse tre delle vignette per il NO

 

Salviamo la Costituzione – Bologna, insieme al Coordinamento nazionale dei Comitati per il NO, lancia una campagna dal titolo, Vignettisti per il No.

In sostanza, si invitano tutti i vignettisti contrari alla riforma Renzi-Boschi e alla legge elettorale Italicum, noti, meno noti o in erba, ad inviare all’account di posta vignettistiperilno@gmail.com le loro vignette, tra le quali saranno scelte quelle da pubblicare sulla pagina facebook Vignettisti per il No.

Il tema delle vignette dovrebbe seguire due canali separati: illustrare le ragioni del NO e descrivere gli articoli della Costituzione. L’obiettivo immediato è legato ovviamente alla campagna referendaria, ma ve n’è uno secondario non meno importante che è quello di stimolare quanti più giovani è possibile ad esercitarsi a descrivere la Costituzione (e quindi a leggersela).

Hanno già aderito alla campagna: Danilo Maramotti, Mimmo Lombezzi, Pietro Vanessi, Leo Magliacano, Tiziano Riverso e gli amici di Acidus, Ugo Sajini, Enrico Biondi, Giorgio Franzaroli.

Tra le prime vignette pubblicate, si troveranno alcuni disegni di Alberto Rebori, prematuramente scomparso nell’aprile scorso, già donati al Comitato per il No nella campagna referendaria del 2006, nell’ambito dell’iniziativa delle Cartoline della Costituzione.

Il manifesto della campagna è stato disegnato da Pietro Vanessi.

 

Info: Luca Alessandrini – cell. 3487439228           Luisa Marchini – cell. 3490061975/3395627552

 


 

Tags:

Category: Arte e Poesia, Fumetti, racconti ecc.., Politica

About Luisa Marchini: Luisa Marchini a Vittorio Capecchi: Laurea in Scienze Politiche, abilitazione all’insegnamento di storia e Filosofia, cattedra. Trascorsi sei o sette anni, ero già stufa. Risalgono a quell’epoca gli studi più fervidi di diritto Costituzionale e Parlamentare. Allora Zaghrebelsky era un biondino esile, che mi appariva attraente, mentre Rodotà è rimasto identico, solo un po’ imbiancato e rinsecchito. Poi la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, il divertimento di ritornare nei banchi e il passaggio per la Ragioneria Generale dello Stato. A quel tempo, risale il mio primo libro, uscito per i tipi de il Mulino, in cui la storia della programmazione economica viene raccontata attraverso una raccolta di interviste a confronto. All’ennesima risposta negativa alla richiesta di Andreatta, Ministro del Tesoro del tempo, di distaccarmi nel suo Gabinetto, data dal Ragioniere Generale con l’estrema motivazione “Perché ho i miei disegni su di lei” scattano le mie dimissioni irrevocabili. Di qui il passaggio al Senato, dove vengo assunta dal Gruppo repubblicano, al titolo altisonante (e forse un po’ ridicolo) di consulente giuridico-economica, nella realtà venendo impiegata in via primaria come gosth-writer. Anche lì, attraverso due o tre legislature e me ne vado per un’alzata d’ingegno, dopo sei o sette anni. Prima, durante e dopo ci sono le collaborazioni di varia natura, di tipo giornalistico e non: recensioni, articoli e interviste. Intanto, si era iniziato il mio periodo new-age, con incursioni nella psicoanalisi, nell’I King, nell’astrologia e persino nei tarocchi, inframezzati dalla passione di sempre per la letteratura. Il mio secondo libro mi è stato commissionato dalla SIRTI ed è una storia delle telecomunicazioni, dalle origini dell’elettrologia alla radio: è stata l’impresa più divertente della mia vita, perché partivo proprio da zero, da quel nulla che restava dagli studi liceali. Mi dispiace solo che sia divenuto solo una strenna per industriali, banchieri e docenti universitari: mi sarebbe piaciuto vederlo piuttosto tra le mani di studenti perché per loro lo avevo scritto. Dal mio approdo a Bologna nel 1996, ho organizzato alcune centinaia eventi di varia cultura, tra cui alcune “sceneggiate” (adattamenti in scena di accadimenti storici, affidati alla lettura da parte di personaggi cittadini), a capo di un paio di associazioni e in collaborazione prima con la Provincia e adesso, stabilmente con la Biblioteca comunale dell’Archiginnasio. L’ultimo è stato ieri, a chiusura della stagione de La Società di Lettura: il dibattito, da me coordinato, sul libro di una sinologa dell’Università di Bologna, intorno ad un antico manoscritto di epoca pre-imperiale. Della stretta collaborazione con Baldini già sai. Tutti i volantini della campagna contro la riforma Berlusconi e i documenti successivi li abbiamo scritti assieme. Però, le cartoline sono proprio mie: Sandro guardava ai miei sforzi per inventarmi nuovi gadget con una certa irrisione. Ma infine dovette riconoscere che ci avevano permesso di autofinanziarci, per quel poco che ci serviva, lasciandoci persino un piccolo attivo usato poi per affittare sale e stampare inviti alle varie conferenze e presentazioni di libri, ai seminari di tutti questi anni. Che altro dirti? Ci sono i due romanzi, ora in carico all’Agenzia Zevi, che mi rappresenta.

Leave a Reply




If you want a picture to show with your comment, go get a Gravatar.