Roberto Dall’Olio: Le undicimila notti di G. Ford

| 17 Marzo 2014 | Comments (0)

 

 

 

Glenn Ford è stato accusato nel 1983 di aver ucciso un gioielliere presso cui lavorava occasionalmente. Lunedì 10 marzo un giudice della Louisiana lo ha riabilitato. Dopo 25 anni nel braccio della morte, è stato rilasciato perché innocente. L’incredibile storia arriva dagli Stati Uniti, più precisamente dallo Stato della Louisiana. Il 64enne Glenn Ford era stato accusato di aver ucciso un gioielliere presso cui lavorava occasionalmente nel 1983 e, pur dichiarandosi sempre estraneo ai fatti, dal 1988 attendeva di essere giustiziato. E’ stato un giudice della Louisiana a scagionarlo, dopo aver raccolto nuove informazioni che confermano la versione dei fatti di Glenn. Il suo avvocato ha spiegato alla stampa che il giudice ha riconosciuto come il processo sia stato “compromesso da avvocati inesperti e dal fatto che alcune prove sono state dichiarate inammissibili, incluse informazioni fornite da un informatore”. Glenn Ford, da parte sua, appena uscito dal braccio della morte del penitenziario ha dichiarato: “Sono stato imprigionato per quasi 30 anni per qualcosa che non ho fatto. Quando mi hanno condannato, i miei figli erano piccoli. Ora sono uomini. La mia mente in questo momento va in tutte le direzioni, ma sto bene”. Apparentemente tranquillo, Glenn non ha voluto sparare a zero sulla giustizia americana. Riceverà 330,000 dollari di risarcimento. Nessun carcerato nella storia moderna degli Stati Uniti è mai rimasto così a lungo nel braccio della morte prima di essere riconosciuto innocente. Lunedì scorso il giudice distrettuale Ramona Emanuel gli ha ridato la libertà. Anche la famiglia della vittima ha accolto favorevolmente il rilascio di Ford, nero condannato all’epoca dei fatti da una giuria di bianchi, malgrado l’arma del delitto non sia mai stata ritrovata e non vi fossero testimoni oculari dell’assassinio.


undicimila notti

negli sfinteri della morte

la gattabuia

che mi anneriva

io nero

entratovi giovane padre

per omicidio

decretato da cinqueL’Wren Scott morta, l

giudici solo bianchi

in piena era reaganiana

saldavo i miei incubi

di innocente

tutte le notti

la moneta fu questa

per pagare nel tempo

la speranza della libertà

sopportare l’attesa

della giustizia

erano fiamme d’inferno

i soli che bruciarono

i miei giorni

la quasi morte

data dall’odio

dei tempi di pace

di una democrazia

poi qualcuno capì

lesse studiò

il mio caso

rividi la luce

ora sono nonno

mi chiamo Glenn Ford

le notti buie

sono finite

ma gli undicimila giorni

e la mia vita rapita?

Quelli valgono

duecentocinquantamila dollari

c’è un prezzo per tutto

quaggiù

 

Category: Arte e Poesia, Carceri, Culture e Religioni, Osservatorio internazionale

About Roberto Dall'Olio: Roberto Dall'Olio (1965) è attualmente Assessore all'intercultura, valorizzazione dei beni culturali e sport del Comune di Bentivoglio (Bologna). È membro del direttivo bolognese dell'Anpi. Poeta e autore dal forte impegno civile, insegna Storia e Filosofia al Liceo Classico "Ariosto" di Ferrara. Ha vinto il concorso nazionale di poesia va pensiero a Soragna (Parma).Tra le sue pubblicazioni: Entro il limite. La resistenza mite in Alex Langer (La Meridiana, 2000); Per questo sono rinato (Pendragon, 2005); La storia insegna (Pendragon, 2007); Il minuto di silenzio (Edizioni del Leone, 2008), La morte vita (Edizioni del Leone, 2010).

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