Arcivescovo Ignatius Kaigama: Il grido della Nigeria, Niger e Cameron

| 13 Gennaio 2015 | Comments (0)

 

 

Diffondiamo da www.controlacrisi.org. del 13 gennaio 2015 questo testo scritto da Fabrizio Salvatori

All’indomani della storica marcia contro il terrorismo a Parigi, che ha visto sfilare, tra altri 40 capi di Stato e di governo, in prima fila il presidente nigeriano Goodluck Jonathan, dalla Nigeria (vedi foto in basso) arrivano critiche all’Occidente accusato di ignorare la “tragedia” provocata da Boko Haram. Ad esprimerle è stato Ignatius Kaigama, arcivescovo cattolico di Jos, che, ricordando il grande sostegno e la grande solidarietà che la comunità internazionale sta dando a Parigi, ha affermato che “è necessario che lo stesso spirito si abbia nei confronti non solo dell’Europa, ma anche della Nigeria, del Niger, del Cameron”.

 

Intervistato dalla Bbc, l’alto prelato ha infatti ha sottolineato come questi paesi più poveri abbiamo bisogno che “risorse internazionali vengano mobilitate per combattere queste individui che portano tanta tristezza a tante famiglie”. L’arcivescovo ha parlato dopo che negli ultimi due giorni almeno 23 persone sono rimaste uccise in tre attentati provocati da kamikaze donne, una che sarebbe stata una bambina di 10 anni. “Siamo di fronte ad una tragedia monumentale che addolora tutta la Nigeria, ma sembra che siamo senza aiuto – ha detto ancora – perchè se avessimo potuto fermare Boko Haram, l’avremmo fatto subito. Ma invece continuano ad attaccare, uccidere e conquistare territori, con una totale impunità”. Per l’arcivescovo Kaigama infatti gli attacchi, in particolare quello dei giorni scorsi dove centinaia di persone sono state uccise dai terroristi islamici che hanno conquistato la città di Baga, costringendo i governativi ad abbandonare la base militare, mostrano che le forze armate nigeriane non sono in grado di fermare la furia di Boko Haram.
A chiedere il coinvolgimento della comunità internazionale per bloccare Boko Haram è anche Terre des Hommes, che esprime forte preoccupazione per l’evolversi del conflitto in Nigeria.

“Mancano le parole per descrivere queste atrocità. Questi episodi dimostrano un disumano disprezzo per il valore della vita di chi è più indifeso e non può sottrarsi agli ordini”, afferma Raffaele K. Salinari, presidente della Federazione Internazionale Terre des Hommes. “La comunità internazionale non può stare zitta – aggiunge – ma deve spingere il governo nigeriano a proteggere con maggiore determinazione la popolazione civile da Boko Haram. In maniera particolare vanno protetti tutti i luoghi frequentati dai bambini, prime tra tutte le scuole, dove il gruppo terrorista spesso sequestra i suoi futuri combattenti. Garantire tutti i diritti dei bambini, rafforzare l’educazione e la protezione dell’infanzia, in Nigeria come altrove, è una valida strategia per contrastare il terrorismo”.
Terre des Hommes è promotrice della Coalizione Stop all’Uso dei Bambini Soldato e da tre anni, con la sua Campagna “Indifesa”, è impegnata a difesa delle bambine nel mondo, con progetti concreti per migliorare la loro condizione e azioni di sensibilizzazione per denunciare le violazioni dei loro diritti.


Category: Culture e Religioni, Guerre, torture, attentati, Osservatorio internazionale, Politica

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