Aulo Crisma: Il cinema entra nella scuola

| 26 Luglio 2020 | Comments (0)

IL CINEMA ENTRA NELLA SCUOLA

Era l’anno 1957. Le scuole elementari del Comune montano di Selva di Progno, in provincia di Verona, si dotarono di un proiettore cinematografico 16 mm. Tale costoso sussidio didattico ha una storia prima e dopo l’acquisto, particolarmente lunga dopo l’acquisto.

In quell’epoca funzionava il Patronato Scolastico, che forniva agli alunni bisognosi materiale di cancelleria. Nell’ Ente erano presenti rappresentanti degli insegnanti, dei genitori e del clero. Io ero segretario-direttore ed alle riunioni invitavo i miei colleghi delle frazioni che potevano contribuire alla programmazione del piano di assistenza. Infatti, un insegnante del capoluogo osservò che anche in montagna il tenore di vita era migliorato, che ogni famiglia aveva la possibilità di comperare quaderni, album, matite colorate e quant’altro occorreva ai propri figli. Perciò era meglio provvedere un sussidio didattico che servisse a tutte le scuole: un proiettore cinematografico. Il Patronato poteva disporre del contributo del Comune di 125.000 lire, quota obbligatoria di 50 lire per abitante.

Secondo i dati statistici dell’ultimo censimento nel Comune vivevano 2.500 persone. Oggi non arrivano a 1000. Dal Ministero arrivava qualche migliaio di lire. Tutti accettarono la proposta dell’acquisto. Il proiettore costava 330 mila lire. Altre 30 mila costava uno stabilizzatore, indispensabile per ovviare agli sbalzi della corrente prodotta dalle piccole centrali idroelettriche del capoluogo e della frazione di Giazza. Il parroco di Selva, che allora era presidente del Patronato, si occupò dell’acquisto. Era cliente della libreria Gheduzzi di Verona che vendeva anche arredi sacri. Il proprietario accettò l’acconto. Il saldo sarebbe venuto in seguito. Ne era garante il sacerdote. Le scuole del Comune di Selva di Progno possono disporre di un sussidio didattico che forse è unico in tutta la provincia. Ne usufruiscono pure gli abitanti del capoluogo e delle frazioni ove vengono proiettati i film noleggiati dalle Suore Paoline di Verona. In estate le proiezioni sono fatte all’aperto. I maestri del luogo sono sempre generosamente e disinteressatamente disponibili a fare gli operatori e a spostarsi da un paese all’altro.

A Giazza bisogna prelevare la corrente dai fili della linea aerea che passa davanti al poggiolo dell’aula del secondo piano. A Campofontana opera il giovane parroco che viene a prelevare le pellicole a casa mia. Un giorno, conosciuto il prezzo del noleggio, sbotta in un’espressione non troppo gentile all’indirizzo delle Paoline. Nel giro di tre anni viene saldato il debito. Così il venditore non ha più da farci altri solleciti. Ma salta fuori l’ispettore di zona della SIAE che ci invita a rispettare le regole se vogliamo continuare le proiezioni in pubblico. Da allora il proiettore è usato esclusivamente nelle scuole, non solamente in quelle del Comune. Il direttore didattico mi invita a proiettare un film in alcune scuole della Val d’Illasi. Dopo l’ultima proiezione mi consegna una lettera ed una scatola di cioccolatini per i miei figlioletti. Chiede perdono per aver loro sottratto il papà per una intera giornata. Anche il Centro di lettura di Selva, diventato CSEP, Centro Sociale di Educazione Permanente, utilizza il proiettore per il Cineforum.

Category: Aulo Crisma e la rivista "inchiesta", Documentari, Musica, cinema, teatro, Osservatorio comunità montane

About Aulo Crisma: Aulo Crisma è nato a Parenzo nel 1927. Nel 1945 ha conseguito il diploma magistrale.Nel 1946 ha lasciato l'Istria come esule. Ha fatto il maestro elementare prima a Giazza, dove si è sposato con la collega Maria Dal Bosco, e poi a Selva di Progno. E' stato un attivo animatore culturale dirigendo il locale Centro di lettura, divenuto poi Centro sociale di educazione permanente. E' stato per molti anni corrispondente del quotidiano L'Arena di Verona. Ha condotto numerosi lavori di ricerca e documentazione sulla storia dei Cimbri, una popolazione di origine tedesca che si era insediata sui Monti Lessini verso la fine del XIII secolo, che ancora manteneva vivo nell'enclave di Giazza ,l'antico idioma alto tedesco.Ha fatto parte del Direttivo provinciale del Sinascel, sindacato nazionale della scuola elementare. Ha pubblicato "Guardie e contrabbandieri sui Monti Lessini" (con Remo Pozzerle), Ed. Taucias Gareida, Giazza-Verona, 1990; "Lessinia, una montagna espropriata" (con Remo Pozzerle), HIT Edizioni, San Martino Buonalbergo, 1999; "Bar lirnan tauc': Noi impariamo il cimbro, Ed. Curatorium Cimbricum Veronense,, Verona, 2001; "Parenzo, gente, luoghi, memoria" Ed. Itinerari educativi, Comune di Venezia, 2012. Attualmente vive con la moglie a Tencarola, in provincia di Padova, e collabora alla rivista Inchiesta.

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