Cyop & kaf: “Il segreto”, un documentario su i quartieri spagnoli a Napoli

| 28 Aprile 2014 | Comments (0)

 

 

 

 

 

Su segnalazione di Simonetta Capecchi invitiamo a vedere il documentario di Cyop & Kaf Il segreto girato a Napoli nei quartieri spagnoli. Ogni anno dopo Natale, nei vicoli sotto la casa dove abitano i miei nipotini viene fatta la raccolta del legno per il focarone di Sant’Antonio a cui partecipano, pericolosamente, anche alcuni compagni di classe di Marcello…



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Il segreto” di cyop & kaf è prodotto da Parallelo 41, Napoli Monitor, Quore Spinato, Antonella Di Nocera e Daria D’Antonio

Girato nei vicoli dei Quartieri Spagnoli di Napoli, “Il segreto” segue le avventure di una banda di ragazzini alle prese con una frenetica quanto misteriosa ricerca. Ogni pomeriggio, divisi in piccoli gruppi, si dirigono nei quartieri eleganti della città. Raccolgono abeti dismessi dopo le feste natalizie e li nascondono in uno spazio abbandonato tra i palazzi. È il loro “segreto”. Per difenderlo dagli assalti dei nemici, reali o immaginari, la mattina si marina la scuola e la notte si monta la guardia fino a tardi. Per raggiungere il loro obiettivo sono disposti a scavalcare ogni ostacolo, dai vicini del quartiere che si lamentano degli schiamazzi, fino ai vigili urbani che minacciano di sequestrare tutto per ragioni di ordine pubblico. A guardare più da vicino però si scopre l’esistenza di regole interne, di codici di comportamento, di consuetudini che si tramandano da una generazione all’altra. Sono gli stessi bambini che a scuola appaiono svuotati, pigri, demotivati, oppure, all’opposto, incontenibili e irrequieti. In quei giorni li ritrovi invece appassionati, assorti e disciplinati. Nel gioco avventuroso che hanno costruito con le proprie mani appaiono trasformati. Solo un imprevisto dell’ultima ora rischierà di rovinare la festa, prima che si accenda il fuoco rituale.

 

 

 

Dopo la menzione speciale della giuria al Torino Film Festival dello scorso novembre, il film ha ricevuto a fine marzo a Parigi il premio “Joris Ivens”, assegnato al vincitore del concorso internazionale del festival Cinema du Réel per la migliore opera prima, nonché la menzione speciale della giuria giovane dello stesso festival.

“Per aver trasformato in cinema il caos della strada, mutandolo in un nuovo ordine del mondo di irrazionale potenza”, questa la motivazione della giuria del festival parigino dedicato al documentario.

Negli stessi giorni “Il segreto” — si è aggiudicato anche il premio di “Terra di Cinema”, il festival di cinema italiano di Tremblay en France, nella sezione documentari.

 

 

 

“Il segreto” può essere visto

Mercoledì 30 aprile (ore 19:00)

BOLOGNA – cinema ODEON, via Mascarella 3



Category: Documentari, Musica, cinema, teatro, Osservatorio Sud Italia, Precariato, Video

About Simonetta Capecchi: Simonetta Capecchi: Il mio primo disegno dal vero, per strada, è stata la chiesa del Baraccano a Bologna, avevo otto anni. E' piaciuto alla maestra, così ho continuato. Negli anni '80 ho studiato architettura a Venezia e ho cominciato ad utilizzare dei taccuini neri a lezione. Volevamo schizzare a mano libera come Aldo Rossi, Carlo Scarpa e naturalmente come Le Corbusier. Disegnavamo dal vero le architetture antiche, obbligati da Manfredo Tafuri, raro esempio di storico dell'architettura e buon disegnatore. Disegnavo durante i viaggi di studio. La tesi di laurea era una proposta di riuso dello Sferisterio di Bologna, disegnata a matita su carta da sottolucido, con relatore Arrigo Rudi, allievo e collaboratore di Carlo Scarpa. Il progetto è stato premiato dal CONI e con la parte storica ho curato una mostra per il Museo del Risorgimento di Bologna. A Napoli sono arrivata negli anni '90. Ho lavorato un anno per Nicola Pagliara, architetto e grande disegnatore. In seguito ho ottenuto un dottorato in Rilievo e Rappresentazione del Costruito. La tesi in storia della rappresentazione ed iconologia, è sulle illustrazioni di Eugène Viollet-le-Duc nelle sue opere a stampa e sul rapporto tra testo e immagine. Parte di questo lavoro è pubblicata negli atti del convegno L'illustrazione, da me organizzato per il Dipartimento di Progettazione Urbana dell'Università di Napoli, Fedrico II. Grazie a Ferruccio Orioli ho cominciato ad usare il colore e soprattutto il grigio di Payne. Con Pedro Cano ho realizzato che la linea, tanto cara agli architetti, si poteva abbandonare, a volte. Dopo l'incontro con Stefano Faravelli ho iniziato a scrivere sulle pagine disegnate dei taccuini. Per lavoro, ho cominciato a fare illustrazioni di architettura e mappe acquerellate come mediazione tra i miei studi e il mio desiderio di tenere in mano una matita o un pennello. Esempi di illustrazioni qui e su Flickr. Nel 2006 a Clermont-Ferrand ho scoperto il mondo editoriale ed artistico intorno ai carnet di viaggio e ho pensato di portarne una traccia a Napoli. La rassegna In viaggio col taccuino, ideata con la collaborazione di Franco Lancio, è stata una delle prime iniziative italiane sul tema. Quattro edizioni sono state ospitate da Galassia Gutenberg, fiera del libro e multimedia a Napoli. Questo blog è nato per documentare la rassegna - qui il mio primo post. Come autrice di taccuini ho esposto in diverse mostre collettive in Italia e all'estero e pubblicato in riviste e libri collettivi, come i best sellers di Danny Gregory e Eduardo Salavisa. Vedi le pagine exhibitions e publications. Dal 2000 al 2010 ho tenuto corsi di disegno a contratto presso la Facoltà di Architettura. Sono corrispondente del blog Urban Sketchers e faccio parte del direttivo dell'associazione. Con gli Urban Sketchers ho tenuto workshop in Spagna per De Vuelta con el Cuaderno e a Portland, Lisbona e Santo Domingo per il Simposio annuale di Urban Sketchers. Disegno a volte in appuntamenti collettivi, come all'Aquila con Una carriola di disegni o durante eventi organizzati da me. Altre esperienze didattiche ed iniziative in/inviaggioconiltaccuino.blogspot.it

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