Rivoluzione alla Ducati di Bologna. Operai al lavoro anche di domenica

| 23 Settembre 2014 | Comments (0)

 

 

Diffondiamo da www.radiocittadelcapo.it del 23 settembre 2014 questo intervento di Giovanni Stinco

Cambia tutto alla Ducati Motor di Bologna. Su richiesta dell’azienda gli operai hanno detto ‘sì’ al lavoro di domenica e ad un ciclo produttivo senza interruzioni basato su tre turni (mattina, pomeriggio e notte). “Ci hanno chiesto di lavorare di più perché in Brasile e in Asia il mercato si sta espandendo”, racconta Luca Ippoliti, operaio Ducati e delegato Fiom. Ippoliti è uno dei 66 operai che dal primo ottobre entreranno in officina con lo schema tre-due: tre giorni al lavoro e due a casa. Va in pensione il vecchio modello dei 5 giorni canonici di lavoro, con il sabato e la domenica dedicati al riposo.

E’ stato difficile convincere i colleghi, all’inizio ci sono state molte perplessità”, spiega Ippoliti. Alla fine la Fiom, inizialmente contrarissima al lavoro domenicale, ha raggiunto un compromesso con l’azienda, e gli operai hanno ratificato l’accordo con la loro assemblea, passaggio vincolante per l’entrata a regime del nuovo schema tre-due. Niente più 28 domeniche di lavoro l’anno come chiedeva l’azienda, ma solo 14, aumenti di stipendio, esoneri dal lavoro nel fine settimanale per chi ha problemi di salute o un carico familiare impegnativo, aumenti di stipendio per i turnisti. “Abbiamo messo in condizione i lavoratori di scegliere”, dice Ippoliti che ha votato ‘sì’, e con lui il 70% dei 66 operai dell’officina coinvolti.

In totale, gli operai lavoreranno in media 30 ore settimanali, ma pagate 40. L’accordo porta inoltre 13 assunzioni (sei part time verticali che diventano full time e altri sette lavoratori che entrano con il part time verticale che sarà trasformato in assunzione a tempo pieno) e, ovviamente, un aumento salariale. L’incremento di stipendio varia a seconda dei tipi di turni e dei giorni (a seconda che si stia in officina dal lunedì al venerdì, o al sabato e domenica), ma complessivamente, secondo i calcoli del sindacato, per un operaio al quarto livello, con cinque scatti di anzianità, c’è un aumento della retribuzione lorda annua che oscilla tra 2.500 e 2.700 euro.

L’accordo è sperimentale, vale dal prossimo 1 ottobre fino al dicembre 2015, ma con una clausola: se non si firma l’integrativo aziendale per tutti i dipendenti Ducati Motor il modello ”tre-due” decade.Quello raggiunto tra sindacato e Ducati Motor “è un accordo buono, serio ed acquisitivo; se tutti fossero così non sarebbe davvero male”, commenta Luana Rocchi, sindacalista della Fiom-Cgil di Bologna che ha seguito passo passo tutta la lunga trattativa. C’è anche una quota di importanti investimenti di Ducati Motor da qui al 2019.

Messi in fila tutti gli elementi, il 71% dei lavoratori dell’Officina ha dato l’ok all’ipotesi di intesa: l’ultima assemblea si è conclusa attorno alle 2 di questa notte. Secondo l’intesa, peraltro, fino al 15% del personale del reparto Officina può chiedere di essere assegnato ad altre unità aziendali nel caso in cui per ragioni di salute o familiari il regime su 21 turni settimanali non risulti gestibile. Quello introdotto è comunque “il miglior schema di ciclo produttivo possibile“, sottolinea Rocchi, e fa molto ben sperare per il proseguo della trattativa sul contratto integrativo aziendale della Ducati Motor. Questo ”capitolo” sul lavoro domenicale è stato anticipato anche per venire incontro ad esigenze produttive dell’azienda collegate ad alcune commesse, “e così abbiamo anche evitato che alcune lavorazioni venissero esternalizzate” prosegue Rocchi. “L’accordo sta nel solco di quanto detto da Landini in questi mesi sulla trattativa alla Ducati Motor e di un insieme di relazioni industriali che ripercorrono la traccia del modello tedesco; relazioni che si delineeranno comunque meglio nell’ambito dell’integrativo”, puntualizza infine la sindacalista.

La Ducati parla di storico accordo” e annuncia di voler investire 11,5 milioni di euro nei prossimi 5 anni nello stabilimento bolognese.”Questo accordo – spiega Claudio Domenicali, amministratore delegato di Ducati – getta le basi per un importante aumento di produttività che rende più vantaggiosi gli investimenti e apre la strada a nuovi posti di lavoro. Devo ringraziare i lavoratori e i sindacati per la collaborazione su un accordo che recepisce la necessità di cambiamento, come risposta ad un continuo inasprimento dello scenario competitivo fra le nazioni”

 

Category: Lavoro e Sindacato, Osservatorio Emilia Romagna

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