Antonia Stringher: Ricordo del nostro caro maestro Aulo Crisma

| 30 Dicembre 2020 | Comments (0)

Il giorno 30 dicembre 2020 nella chiesa di  Giazza (Verona) c’à stato il funerale  di Aulo Crisma. Questo è il discorso pronunciato da Antonia Stringher.

Mi pare strano essere qui a ricordare il maestro, forse lo credevo immortale…

Per raccontare cosa esso abbia rappresentato sotto l’aspetto culturale e non solo, per le comunità di Giazza e Selva, non basterebbe un giorno. Arriva a Giazza nel 1947, appena ventenne proveniente da Trieste con l’incarico di insegnare nella locale scuola elementare.

Un salto non da poco, passare dall’azzurro mare di Parenzo , al verde del più sperduto paesello della Lessinia, dove la gente parla una strana lingua…

L’ accoglienza dei Cimbri, solitamente guardinghi verso i foresti, è grande! Ben presto, si integra nella piccola comunità diventando, per la sua grande disponibilita’, importante punto di riferimento: chiunque abbia qualche necessità, un quesito da risolvere, una lettera da scrivere, un contratto da stipulare, si rivolge al maestro. Nel frattempo si sposa con una collega di Giazza e avranno due figli. Rimane a Giazza dieci anni per trasfersi poi con moglie e figli a Selva dove entrambi insegnano.

Lo ricordo con particolare affetto perchè fu il mio maestro. Con il suo modo di fare scuola ( era avanti di almeno 30 anni) ci ha spronati a diventare curiosi del sapere facendo sì che questo processo di apprendimento continuasse nel corso della vita intera. Con lui, si andava a scuola con entusiasmo, sicuri che ogni giorno, ci veniva proposto qualcosa di piacevole e creativo da fare, facendoci imparare attraverso l’esperienza. Come non ricordare le bellissime lezioni all’aperto, su per l’ Ongiar o al Sciopeter a sperimentare la sintesi clorofilliana, riconoscere fiori e piante e anche insetti . Come ben ricorda il suo allievo Silvio Bonamini “ L’è sta el nostro Piero Angela”.

E’ stato un faro culturale per più generazioni se solo pensiamo alle molteplici attività che mise in piedi a favore della scuola e della popolazione tra le quali :

Centro di lettura dove sono coinvolte anche le famiglie con il prestito dei libri ; Collabora con Sant’ Andrea e Giazza all’attivazione di un corso di scuola media per adulti , peraltro frequentatissimo; Si impegna nel sociale coprendo l’incarico di giudice conciliatore; E’ corrispondente locale del giornale “ L’Arena”. Nel 1961 mette in piedi una filodrammatica, nella quale , con grande entusiasmo , recitano i giovani del paese. E’ autore, scenografo, regista. Chi non ricorda le commedie del maestro, alle quali, per la gioia degli spettatori, seguiva sempre una farsa. In qualità di direttore del Patronato Scolastico aiuta le famiglie attivando il servizio mensa, il tempo pieno, il servizio di trasporto e libri gratuiti per i meno abbienti. Non manca di dedicare un occhio allo sport, promuovendo la costruzione del campo da tennis. Svolge quindi, un ruolo di grande educatore, coinvolgendo ragazzi e ragazze in sane attività creative.

Attento alla cultura locale, scrive innumerevoli articoli sulla cultura cimbra e pubblica vari libri, l’ultimo, bellissimo, “ Dieci anni con i Cimbri” un vivace affresco degli anni passati a Giazza, presentato anche in questa chiesa un paio d’anni fa.

Caro maestro, faremo tesoro della tua grande eredità culturale e desidero salutarti nella lingua che udisti, per la prima volta, quel lontano 1947, al tuo arrivo a Giazza:

Mai liapan learar, du pist gabest for barandre an groazzan mann, un alje henbar pit-a- diar an groazza schulje ‘un borkhenja. ‘Un diar, s’ist kangat hin dain rinte ma dain seal lebat pa dain puachar un dain galeara. Dain gadenkhe bolaibat hörtan lentak in aljan barandre! Barseganus, learar bar boutadi bou.

Mio caro maestro sei stato per noi un grande uomo e tutti abbiamo con te un debito di riconoscenza. Di te, se n’è andata la scorza ma la tua essenza vive attraverso i tuoi insegnamenti e i tuoi libri. Il tuo ricordo rimarrà sempre vivo in tutti noi. Arrivederci maestro, ti vogliamo bene.

Category: Aulo Crisma e la rivista "inchiesta", Editoriali, Osservatorio comunità montane, Scuola e Università

About Amina Crisma: Amina Crisma ha studiato all’Università di Venezia conseguendovi le lauree in Filosofia, in Lingua e Letteratura Cinese, e il PhD in Studi sull’Asia Orientale. Insegna Filosofie dell’Asia Orientale all’Università di Bologna; ha insegnato Sinologia e Storia delle religioni della Cina alle Università di Padova e di Urbino. Fa parte dell’Associazione Italiana Studi Cinesi (AISC) e, come socia aggregata, del Coordinamento Teologhe Italiane (CTI). Ha conseguito l’abilitazione scientifica nazionale a professore di seconda fascia per l’insegnamento di Culture dell’Asia. Tra le sue pubblicazioni: Il Cielo, gli uomini (Venezia 2000); Conflitto e armonia nel pensiero cinese (Padova 2004); Neiye, Il Tao dell'armonia interiore (Garzanti, Milano 2015), Confucianesimo e taoismo (EMI, Bologna 2016), Meditazione taoista (RCS Milano 2020). Ha contribuito a varie opere collettanee quali La Cina (Torino 2009), Per una filosofia interculturale (Milano 2008), Réformes (Berlin 2007), In the Image of God (Berlin 2010), Dizionario del sapere storico-religioso del Novecento (Bologna 2010), Confucio re senza corona (Milano 2011), Le graphie della cicogna: la scrittura delle donne come ri-velazione (Padova 2012), Pensare il Sé a Oriente e a Occidente (Milano 2012), La diversità feconda, dialogo etico fra religioni (Bologna 2021). Fra le riviste a cui collabora, oltre a Inchiesta, vi sono Asiatica Venetiana, Cosmopolis, Giornale Critico di Storia delle Idee, Ėtudes interculturelles, Mediterranean Journal of Human Rights, Prometeo, Paradoxa, Parolechiave, Sinosfere. Fra le sue traduzioni e curatele, la Storia del pensiero cinese di A. Cheng (Torino 2000), La via della bellezza di Li Zehou (Torino 2004), Grecia e Cina di G.E.R. Lloyd (Milano 2008). Tra i suoi saggi: Il confucianesimo: essenza della sinità o costruzione interculturale?(Prometeo 119, 2012), Attualità di Mencio (Inchiesta online 2013), Passato e presente nella Cina d’oggi (Inchiesta 181, 2013), Taoismo, confucianesimo e questione di genere nelle ricerche e nei dibattiti contemporanei (2014), La Cina su Inchiesta (Inchiesta 210/2020), Quale ruolo per la Cina nello spazio pubblico? fragore di silenzi e clamore di grandi narrazioni (Sinosfere 14 marzo 2021). I suoi ambiti di ricerca sono: il confucianesimo classico e contemporaneo, le fonti taoiste, le relazioni interculturali Cina/Occidente, il rapporto passato/presente, tradizione/modernità nella Cina d’oggi, i diritti umani e le minoranze in Cina, le culture della diaspora cinese, le questioni di genere nelle tradizioni del pensiero cinese. Ha partecipato a vari convegni internazionali sul dialogo interculturale e interreligioso promossi dalle Chaires UNESCO for Religious Pluralism and Peace di Bologna, di Tunisi, di Lione, dalla Konrad Adenauer Stiftung di Amman, da Religions for Peace, dalla Fondazione Scienze Religiose di Bologna. Coordina l’Osservatorio Cina di Inchiesta e di valorelavoro ( www.valorelavoro.com ). Cv dettagliato con elenco completo delle pubblicazioni: al sito web docente www.unibo.it

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