Aldo Gugole: In memoria di Aulo Crisma
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Pubblichiamo il discorso tenuto da Aldo Gugole al funerale di Aulo Crisma nella chiesa di Giazza (Verona) il 30 dicembre 2020.
Sono rare le persone che incontri nella vita con qualità simili a quelle del maestro Aulo Crisma. E se hai modo di incontrarle, vivi la consapevolezza di aver avuto una grande fortuna. Ha dedicato la sua vita alla famiglia all’insegnamento, non solo quello scolastico tradizionale, ma con metodi innovativi per il tempo, adeguati alla nostra realtà, atti a valorizzare la nostra cultura, le tradizioni gli usi e costumi.
Aulo aveva il carattere e l’entusiasmo di un giovane anche a 90 anni, aveva il pregio oggi quasi sconosciuto dell’ascolto partecipe ed interessato rivolto a chi dialogava con lui. Una modestia impareggiabile tale da non mettere mai in mostra il suo sapere, volendo stabilire una parità con qualsiasi interlocutore.
Con queste sue qualità riusciva a catturare l’interesse dei ragazzi, dei giovani in particolare che lo seguivano in qualsiasi progetto nuovo di apprendimento, di divertimento ed anche sportivo. Tutto questo insieme di valori, va a spiegare le tante iniziative avviate e portate a termine con successo sia che riguardassero i cimbri di Giazza che i viaggi che organizzava al mare con visite a monumenti chiese e musei.
In particolare voglio ricordare il centro di lettura di Selva da lui avviato, aperto tutte le sere per anni. Un ritrovo per tutti i giovani del paese e contrade al quale nessuno voleva mancare. Un laboratorio di insegnamento di gioco di preparazione di recite di drammi e commedie che poi venivano rappresentate anche fuori paese. Questi incontri sostituivano il filò di una volta, con l’aggiunta dell’apprendimento. Per coloro che non avevano conseguito il diploma di terza media organizzava corsi serali e faceva preparare dai ragazzi i testi con una ciclostile Grestner (tipo l’attuale fotocopiatrice) avuta da qualche benefattore. La stessa macchina veniva utilizzata per preparare il giornalino Sanselgia (S. Andrea-Selva-Giazza), storie di orchi e fate, programmi e volantini.
Un’altra sua iniziativa è stata quella di creare un gruppo di lavoro munito di picconi, badili e carriole con l’intento di spianare il terreno dietro la scuola elementare, costruire i muretti e la recinzione al fine di realizzarvi un campo da tennis tuttora esistente. Utilizzando il tempo dopo lavoro, il sabato e qualche domenica, quest’opera è stata portata a termine senza alcun contributo. Il salario pattuito, deciso dal maestro Aulo, stabiliva che le ore di lavoro impiegate sarebbero state compensate con altrettante di gioco gratis. Questa e tante altre iniziative rappresentano in parte la figura del maestro Aulo.
In questi giorni ho notato una strana coincidenza: l’anno scorso la Vigilia di Natale ci ha lasciato Don Ettore, parroco di Selva e Giazza per 24 anni. Quest’anno sempre alla Vigilia ci ha lasciato Aulo, entrambi passati a miglior vita durante il riposo. Altra coincidenza: quando sono andati via definitivamente da Selva, a nessuno di essi è stato riservato un doveroso commiato di ringraziamento per la loro missione ed attività svolta per tanti anni. Il maestro Aulo addirittura, poco dopo gli è stata tolta la residenza per futili motivi. Durante la mia amministrazione su richiesta di tanti suoi amici, abbiamo cercato di rimediare, organizzando una festa per conferirgli la cittadinanza onoraria di Selva di Progno. Questo è stato da lui molto apprezzato e ne andava fiero. Per questa mancanza di rispetto porgo le mie scuse e quelle di tutti i cittadini che tanto gli hanno voluto bene ad Aulo e alla sua famiglia.
In questo momento mi piace pensare che, oltre che con il corpo, sia qui presente tra noi con lo spirito, che ci guarda con il suo gioviale sorriso e dica come faceva di solito “ma lasciate stare, sono stato bene con voi e vi ringrazio per essere qui”. Concludo ricordando il suo modo solare di vivere e di essere, la sua innata disponibilità che ci ha sempre dimostrato, fa si che oggi lo sentiamo ancor più vicino a noi tutti. Siamo consapevoli che lui ci ha voluto un bene infinito e noi abbiamo voluto bene a lui. Lo portiamo nei nostri pensieri e vive nei nostri cuori.
Maestro Aulo un grazie di cuore infinito, un abbraccio affettuoso ai figli e nipoti per avercelo riportato in questa nostra terra che tanto ha amato ed alla quale lui, con tanto amore, ha saputo ricambiare valorizzandola.
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