Marina Montella: Al direttore dell’Accademia di Venezia. Perché i pastelli di Rosalba Carriera non sono esposti nelle nuove sale?

| 10 Dicembre 2014 | Comments (0)

 

Diffondiamo questa lettera inviata da Marina Montella al Direttore dell’Accademia di Venezia Giulio Manieri Elia in data  9 dicembre 2014

 

 

Gentile Direttore,

domenica scorsa, 7 dicembre 2014, mi sono recata al mio appuntamento bimestrale alle bellissime Gallerie che Lei dirige, come sempre incantata dalle opere che da ormai quaranta anni hanno accompagnato la mia vita prima di studentessa (mi sono laureata con una tesi proprio sulle Gallerie) poi di insegnante ora di cittadina in pensione.

Ho avuto così  la bella sorpresa di vedere il nuovo ampliamento curato da Tobia Scarpa, la cosa mi ha rallegrato molto, perché, ormai da qualche anno non vedo più alcune opere che mi piaceva ritrovare nella saletta che ora è occupata dall’ingresso agli ascensori per i bagni, sto parlando di alcuni autori quali Tiepolo (un bozzetto delizioso), Francesco Guardi, Longhi e la splendida unica donna pittrice presente nelle Gallerie: Rosalba Carriera. I pastelli della Carriera sono scomparsi da anni, ma spero di ritrovarli a breve nelle nuove sale, almeno ho questa speranza, mi faccia sapere per me è come rivedere amici carissimi che pensavo di avere perso per sempre.
Ci posso contare?
A presto mi dia notizie e… spero di trovare una bella sorpresa nella mia visita di febbraio prossimo. Distinti saluti grazie per la pazienzaMarina Montella

 

 

 

 

Valentina Casarotto: Il segreto nello sguardo. Una breve biografia di Rosalba Carriera

Rosalba Carriera nacque a Venezia il 12 gennaio 1673 e venne battezzata nella parrocchia di San Basilio. Crebbe in una famiglia borghese: il padre Andrea, uomo schivo e sfuggente, esercitava l’Ufficio di Cancelliere nei territori della Serenissima e la madre Alba Foresti, donna certamente di carattere, era una sapiente merlettaia.
Assieme alle sue sorelle Giovanna (1675-1737) e Angela (1677-1760) ricevette un’educazione completa per l’epoca, studiando le belle lettere e poesia, inglese e francese, e imparando a suonare il violino.
La passione per l’arte sembra sia germinata aiutando la madre nella creazione di nuovi disegni per i merletti. Il suo apprendistato forse ha inizio presso un pittore identificato come Todesco, poi di certo presso il pittore Giuseppe Diamantini, e infine nella bottega del più noto Antonio Balestra, allora apprezzato maestro in Venezia. Si applicò subito alla realizzazione di miniature su osso e avorio, che all’epoca erano la naturale decorazione di tabacchiere e cofanetti per nei e gioielli. I temi più richiesti erano DamineContadinelle, e figure mitologiche femminili.
Dopo il 1700 circa si concentrò maggiormente sulla produzione di ritratti su carta con la tecnica del pastello, che in quel periodo, complice il nascente gusto Rococò, viveva una stagione particolarmente felice, poiché incarnava pienamente le richieste estetiche di aristocratica grazia e suadente delicatezza dei suoi committenti.
Oltre ai ritratti, le venivano richieste le Serie di personificazioni delle Stagioni, degli Elementi, dei Continenti.
Nel 1705 grazie all’interessamento del suo conoscente Christian Cole, segretario di Lord Manchester a Roma, venne ammessa all’Accademia di San Luca in Roma. La sua casa di San Vio divenne un grande atélier dove Rosalba Carriera, aiutata dalla sorella Giovanna ì e da altre allieve, tra cui la più famosa fu Felicita Sartori, ospitava committenti di ogni estrazione sociale senza alcuna sudditanza intellettuale.
Molto singolare è l’occasione in cui eseguì il ritratto del Re Federico IV di Danimarca. Il sovrano, che soggiornò in incognito a Venezia nel 1708 per alcuni mesi, si fece ritrarre e le commissionò il ritratto di tutte le più belle dame della città. In questa casa-gineceo si creò un salotto in cui cosmopolite conversazioni accompagnavano la realizzazione dei ritratti di tutta la società veneta, tra i quali citiamo i più famosi: il procuratore Recanati, la cantante Faustina Bordoni  e il compositore Johann Hasse, la ballerina Barbara Campanini.
Rosalba Carriera fu legata da cordiali rapporti d’amicizia con la maggior parte delle donne attive nei vari campi del sapere e delle arti, legami che si tradussero in ritratti particolarmente toccanti come quello della poetessa Luisa Bergalli  o della contessa Caterina Sagredo Babarigo.

La fama internazionale di Rosalba Carriera si deve ai ritratti dei forestieri, soprattutto inglesi come Lord Boyne  o al secondo Duca di Newcastle , che soggiornavano a Venezia per vivere l’euforia del Carnevale più famoso del mondo. Riportando in patria questi pastelli – raffinati per cromie, leggerissimi per realizzazione, intessuti di sottile interpretazione psicologica, e sapientemente orchestrati tra moderata idealizzazione e perspicacia fisiognomica – decretarono il successo della pittrice in tutta Europa.

Il viaggio a Parigi del 1720-21 sancisce il suo trionfo. Ospite del celebre collezionista Pierre Crozat, realizzò il sofisticato ritratto del giovane Luigi XV , e i suoi lavori furono contesi da tutta la corte francese, affamata dei suoi ritratti considerati alla moda. Lusinghiera è l’accoglienza dei colleghi pittori francesi, tra i quali spicca il celebre Antoine Watteau . La nomina all’unanimità all’Académie Royale conferma il suo trionfo e la sua affermazione.
Ritornata a Venezia, nel 1723 trascorse alcuni mesi a Modena per ritrarre le Principesse Enrichetta, Benedetta e Anna d’Este e tutta la famiglia del Duca Rinaldo. Nel 1730 soggiornò circa sei mesi alla corte degli Asburgo di Vienna, assieme alla sorella Angela e al cognato, il noto pittore Antonio Pellegrini. Il suo più appassionato collezionista certamente fu Augusto III re di Polonia che, nel Palazzo Reale di Dresda, raccolse più di cento opere attribuite alla pittrice e alle sue allieve, tra cui il superbo ritratto della contessa Anna Orzelska.
Se nei ritratti per i suoi committenti oculatamente Rosalba Carriera instilla una misurata blandizie, nei suoi autoritratti la pittrice si scruta senza artifici, non mascherando la sua scarsa avvenenza, concependo opere di sconcertante modernità e di forte pathos, come il suo ultimo autoritratto, intitolato la Tragedia , dipinto attorno al 1746, poco prima di esser progressivamente privata della vista. Ormai settantenne, nei successivi dieci anni la pittrice si sottopose a tre operazioni agli occhi per tentare di recuperare forse la serenità nell’ultima vecchiaia.
Secondo l’amico Antonio Maria Zanetti ormai compromessa nella lucidità dall’avanzare del morbo, Rosalba Carriera morì il 15 aprile 1757, e fu sepolta nella Chiesa dei Santi Vito e Modesto di Venezia.
Di molti ritratti eseguiti, Rosalba Carriera teneva una copia per future richieste, cosa che per i personaggi più noti ha determinato una proliferazione di repliche autografe e di copie di varia qualità. La sua nutrita produzione manoscritta offre l’ampio spettro delle conoscenze, delle frequentazioni e delle relazioni artistiche che la pittrice intrattenne dal 1700 fino alla morte, materiali che costituiscono la base privilegiata per le ricostruzioni critiche e le analisi dei suoi magnifici pastelli conservati ancor oggi in molte collezioni private e in molti musei del mondo.



Bibliografia minima:
B. SANI, Rosalba Carriera 1673-1757: Maestra del pastello nell’Europa ancien régime, Torino Allemandi, 2007
Rosalba Carriera: “prima pittrice de l’Europa”, a c. di G. Panevello, Venezia Marsilio, 2007 (catalogo mostra presso la Galleria di Palazzo Cini, Venezia, 1/09-28/10/2007)
B. SANI, Rosalba Carriera: Lettere, diari, frammenti, Firenze Olschki, 1985, 2 voll.
G. GATTO, Rosalba Carriera, Dizionario Biografico degli Italiani – Volume 20 (1977)

Tags:

Category: Arte e Poesia, Donne, lavoro, femminismi, Fumetti, racconti ecc..

About Marina Montella: Marina Montella è nata a Palermo nel 1953 . Insegnante di italiano in Italia, ad Asmara a Bogotà e a Madrid in questi paesi esteri ha svolto anche attività di volontariato presso le Missioni dei Padri Pavoniani, occupandosi dei ragazzi di strada, in pensione dal 2010 attualmente vive a Mestre.

Leave a Reply




If you want a picture to show with your comment, go get a Gravatar.