Femminismo e tecnologia: Arriva Herstory di Valeria Santini e Giovanna Olivieri

| 21 Dicembre 2015 | Comments (0)

Diffondiamo da www.noidonne.org del 21 dicembre  un testo di Tiziana Bartolini su Herstory  (www.herstory.it)

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Metti la storia de femminismo e i materiali di un archivio con decine di migliaia di documenti, metti la memoria storica e la passione per le lotte delle donne, miscela energicamente con dosi di tecnologia e il risultato è una “speciale guida ai luoghi di attività e mobilitazione delle donne di Roma e del Lazio che offre un primo censimento localizzato di gruppi, collettivi, Centri e Associazioni delle donne”. Si chiama Herstory. I  luoghi delle donne ed è una App realizzata grazie ad un progetto finanziato dalla Regione Lazio (bando “Innovazione sostantivo femminile”) ideato da Valeria SantiniGiovanna Olivieri.
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Quest’ultima spiega come orientarsi nella navigazione.
“Le carte interattive sono organizzate cronologicamente. Le Mappe degli anni ’70 e ’80 individuano la posizione di oltre 300 sedi e la ‘Mappa anni successivi’ contiene anche segnalazioni di attività commerciali attualmente gestite da donne. Cliccando su ciascun segnaposto delle mappe si può raggiungere il luogo tramite navigatore e consultare una scheda informativa sintetica che rimanda alle pagine del sito, www.herstory.it”.
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La App è dunque uno strumento che propone una sorta di visita guidata attraverso i luoghi che hanno fatto la storia del movimento delle donne romane.
“Sì e c’è anche la ‘Mappa Manifestazioni’ che propone una panoramica fotografica delle mobilitazioni, contro o a favore di”.
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Quali documenti avete maggiormente usato?
“Soprattutto le fotografie di eventi e manifestazioni – selezionate fra le 35mila del nostro archivio – mettono in scena il cambiamento dei modelli di rappresentazione del femminile prodotti dalla conquista del diritto alla parola nello spazio pubblico; richiamano alla memoria momenti dimenticati o cancellati del protagonismo femminile; costruiscono di per sé un racconto, grazie alle/i fotografe/i che con professionalità straordinaria per rigore e bellezza formale hanno messo una passione particolare e caparbia nell’indagare un femminile poco o male rappresentato. Però sono stati selezionati anche documenti, volantini, ritagli e manifesti conservati ad Archivia con l’obiettivo di delineare le caratteristiche, o testimoniare l’esistenza, dei gruppi della mappa, proponendo contestualmente una scheda di approfondimento”.
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Che tipi di documenti conserva Archivia?
“A partire dalla comune rivendicazione di una nuova soggettività, le tracce conservate negli Archivi che sono poi confluiti in Archivia, sono diverse: i collettivi femministi più forti, perché più eterogenei e longevi, più decisi nell’intervento all’esterno o più consapevoli dell’importanza della comunicazione scritta, hanno lasciato più testimonianze, pubblicazioni etc e assumono quindi una maggiore rilevanza”. Una App che guida ad una visita – o ad una rivisitazione – del patrimonio ideale e culturale con cui il femminismo ha vivificato la Capitale, soprattutto in alcuni decenni. Un patrimonio da scoprire o ripercorrere scaricando gratuitamente la App e visitando il sito collegato.

 

 

ARCHIVIA
Archivia – associazione di volontariato fondata nel 2003 – ha sede nella Casa Internazionale delle donne di Roma, Via della Lungara, 19 e conserva più di 20mila volumi e 700 testate giornalistiche consentendone la consultazione gratuita (catalogo su opacuniroma1.it) e realizza attività di valorizzazione e diffusione della cultura e della storia delle donne anche con prodotti multimediali e varie iniziative.

 

Category: Documentari, Donne, lavoro, femminismi, Nuovi media

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