Josè Jorge Chade: Non ci sono ombre argentine su Papa Francesco

| 14 Marzo 2013 | Comments (0)

 

 

 

Sulle “ombre argentine” su Papa Francesco pubblichiamo  questo testo  scritto  da Josè Jorge Chade che in Argentina si occupa di persone disabili e  collabora da tempo con il Dipartimento di Scienze dell’educazione dell’Università di Bologna

 

In questi giorni, dopo il Conclave, mi ha fatto molto male  leggere in rete affermazioni  che Papa Francesco ha avuto  relazioni dirette con la dittatura in Argentina dal 1976 al 1983.

Ho vissuto molto da vicino quel periodo e posso affermare che non é stato cosí. In quel periodo nella Chiesa Argentina alcune sue componenti  non fecero nulla in quel periodo e una parte appoggiò esplicitamente i militari, come il Nunzio Appostolico in Argentina  (non voglio fare dei nomi perché oggi non ha molto senso) ma, mai Giorgio Bergoglio, anzi, lui  si é sempre occupato, con la semplicitá che lo caratterizza, nel dare aiuto e ascolto  a molte famiglie che si trovavano in situazioni limite e lo richiedevano .

Non ha senso fare affermazioni  senza prima conoscere e capire di cosa si tratta. Ad esempio Il fatto che abbia dato la comunione a militari durante le celebrazione liturgiche non significa essere coinvolto con loro. Vuol dire solo svolgere la  funzione di ministro della Chiesa.

So personalmente che molti vescovi, tra cui Bergoglio, chiesero alla Giunta Militare la liberazione dei prigionieri e questa non fu concesa. Durante il governo militare Bergoglio  si occupò personalmente di difendere i sacerdoti Gesuiti.

Durante l’ultima dittatura argentina  le componenti della Chiesa Cattólica non hanno avuto  atteggiamenti  omogenei. E’ indiscutibile che la gerarchía ecclesiastica ebbe conplicità nel genocidio perpetrato contro il popolo argentino, e anche se molti per “eccesso di prudenza” fecero trattative silenziose per liberare i perseguitati, furono pochi i pastori che con coraggio e decisione appoggiarono la nostra lotta per i diritti umani.

Concordo con l’ex frate francescano Boff, uno degli esponenti della Teología della Liberazione,  che afferma che  non è vera nessuna accusa tra quelle lanciate sul nuovo Pontefice. Tutto il contrario, lui mise in salvo e nascose  molti perseguitati dalla dittatura militare.

Conosco personalmente molte persone che lui aiutò ad uscire dal paese. Il mio giudizio è che Bergoglio è stata ed è persona  molto rispettabile e degna.

Non capisco, e non mi interessano le motivazioni, del perché in rete ci siano  persone che si sono dedicate  a gettare fango su Bergoglio, ma sono sicuro che non fu cosí.

Sono convinto che con la umiltá che lo contraddistingue, Papa Francesco segnerà un cammino per la Chiesa valido  per tutti noi perché il suo filo conduttore é stato e continuerá ad essere il dialogo e una diversa visione del futuro.

Quando chiediamo cambiamenti bisogna farlo con appropriatezza e intelligenza, saper cosa chiediamo e a chi li chiediamo. Molte cose per cambiare hanno bisogno di un processo, e questo processo può non essere facile  quando implica dei cambiamenti su  cose che si sono trascinate da secoli furono in un modo. Prima di lanciare accuse è  meglio riflettere.


 

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Category: Culture e Religioni

About jose jorge chade: José Jorge Chade. Dopo la laurea in Fonoaudiologia all’Università di Aconcagua, Mendoza (Argentina), si è specializzato in Riabilitazione psicofisica, Neuropsicologia del linguaggio e dell’apprendimento e Scienze della comunicazione umana. È docente presso la Facoltà di Scienze della Formazione di Bologna e insegna Pedagogia speciale presso la Facoltà di Scienze della Formazione Primaria di Reggio Emilia. Inoltre collabora con la Regione Emilia-Romagna e diversi Comuni e Istituzioni scolastiche per l’integrazione delle persone in situazione di handicap. Per le Edizioni Erickson ha pubblicato, con Adriano Temporini, 110 giochi per ridurre l’handicap (2000) e Il linguaggio del bambino. Lo sviluppo, le difficoltà gli interventi (2004)

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