Amina Crisma: Dal 25 al 27 marzo a Venezia “Bellezza e virtù nella filosofia cinese”

| 24 Marzo 2015 | Comments (0)

 

 

 

“De, Virtue and Mei, Beauty in Chinese Philosophy”, ossia “Virtù e bellezza nella filosofia cinese” è il suggestivo titolo del convegno  che si tiene all’Università Ca’ Foscari di Venezia dal 25 al 27 marzo [il 25 e il 26 a Ca’ Dofin, Aula Magna Silvio trentun ore 9-18; il 27 sala Barbarigo, San Sebastiano dalle 9 alle 12] , con la partecipazione di alcuni dei  principali protagonisti delle originali e fertili rivisitazioni delle tradizioni di pensiero cinesi che ne hanno profondamente rinnovato l’interpretazione e la ricezione negli anni recenti. Intervengono, fra gli altri, autorevoli studiosi occidentali e cinesi da tempo noti a livello internazionale quali Roger Ames, Edward Slingerland, Robin Wang, Chen Xia, Yongling Bao, Paolo Santangelo, Attilio Andreini, Riccardo Fracasso, Tiziana Lippiello, la cui partecipazione si affianca alla significativa presenza di giovani ricercatori.

Se una lunga tradizione letteraria cinese indubbiamente lega la bellezza al perseguimento della moralità, un’altra e diversa linea esegetica, come rileva ad esempio l’intervento di Giulia Baccini (Università di Venezia), la pone in rapporto con la lascivia e con la seduzione sensuale. Come che sia, in termini di conciliazione o di opposizione, il rapporto fra bellezza e virtù è un tema che attraversa tutta la storia del pensiero cinese e che trova formulazioni non univoche, come sottolineano i molteplici interventi di questo convegno, i cui relatori provengono, oltre che da diversi atenei italiani come Venezia e Napoli, da luoghi svariati, da Oxford a Beida alla Tsinghua di Pechino, dalle Hawaii alla Florida, da Lubiana a Varsavia, da Hong Kong all’Algeria a Friburgo: eterogenei luoghi di una conversazione interculturale che nelle antiche fonti confuciane e taoiste concordemente riconosce delle fertili sorgenti per un dialogo e un confronto che si vogliono autenticamente globali.

 

 

Category: Osservatorio Cina, Storia della scienza e filosofia

About Amina Crisma: Amina Crisma ha studiato all’Università di Venezia conseguendovi le lauree in Filosofia, in Lingua e Letteratura Cinese, e il PhD in Studi sull’Asia Orientale. Insegna Filosofie dell’Asia Orientale all’Università di Bologna; ha insegnato Sinologia e Storia delle religioni della Cina alle Università di Padova e di Urbino. Fa parte dell’Associazione Italiana Studi Cinesi (AISC) e, come socia aggregata, del Coordinamento Teologhe Italiane (CTI). Ha conseguito l’abilitazione scientifica nazionale a professore di seconda fascia per l’insegnamento di Culture dell’Asia. Tra le sue pubblicazioni: Il Cielo, gli uomini (Venezia 2000); Conflitto e armonia nel pensiero cinese (Padova 2004); Neiye, Il Tao dell'armonia interiore (Garzanti, Milano 2015), Confucianesimo e taoismo (EMI, Bologna 2016), Meditazione taoista (RCS Milano 2020). Ha contribuito a varie opere collettanee quali La Cina (Torino 2009), Per una filosofia interculturale (Milano 2008), Réformes (Berlin 2007), In the Image of God (Berlin 2010), Dizionario del sapere storico-religioso del Novecento (Bologna 2010), Confucio re senza corona (Milano 2011), Le graphie della cicogna: la scrittura delle donne come ri-velazione (Padova 2012), Pensare il Sé a Oriente e a Occidente (Milano 2012), La diversità feconda, dialogo etico fra religioni (Bologna 2021). Fra le riviste a cui collabora, oltre a Inchiesta, vi sono Asiatica Venetiana, Cosmopolis, Giornale Critico di Storia delle Idee, Ėtudes interculturelles, Mediterranean Journal of Human Rights, Prometeo, Paradoxa, Parolechiave, Sinosfere. Fra le sue traduzioni e curatele, la Storia del pensiero cinese di A. Cheng (Torino 2000), La via della bellezza di Li Zehou (Torino 2004), Grecia e Cina di G.E.R. Lloyd (Milano 2008). Tra i suoi saggi: Il confucianesimo: essenza della sinità o costruzione interculturale?(Prometeo 119, 2012), Attualità di Mencio (Inchiesta online 2013), Passato e presente nella Cina d’oggi (Inchiesta 181, 2013), Taoismo, confucianesimo e questione di genere nelle ricerche e nei dibattiti contemporanei (2014), La Cina su Inchiesta (Inchiesta 210/2020), Quale ruolo per la Cina nello spazio pubblico? fragore di silenzi e clamore di grandi narrazioni (Sinosfere 14 marzo 2021). I suoi ambiti di ricerca sono: il confucianesimo classico e contemporaneo, le fonti taoiste, le relazioni interculturali Cina/Occidente, il rapporto passato/presente, tradizione/modernità nella Cina d’oggi, i diritti umani e le minoranze in Cina, le culture della diaspora cinese, le questioni di genere nelle tradizioni del pensiero cinese. Ha partecipato a vari convegni internazionali sul dialogo interculturale e interreligioso promossi dalle Chaires UNESCO for Religious Pluralism and Peace di Bologna, di Tunisi, di Lione, dalla Konrad Adenauer Stiftung di Amman, da Religions for Peace, dalla Fondazione Scienze Religiose di Bologna. Coordina l’Osservatorio Cina di Inchiesta e di valorelavoro ( www.valorelavoro.com ). Cv dettagliato con elenco completo delle pubblicazioni: al sito web docente www.unibo.it

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