Pier Cesare Bori

Pier Cesare Bori (Casale Monferrato 1937- Bologna 2012) . Dopo aver svolto studi nell'ambito delle discipline inerenti alla giurisprudenza, alla teologia e alle scienze bibliche. Conosceva perfettamente più di dieci lingue (greco, latino, ebraico, arabo, cinese, francese, inglese, tedesco, russo ...) Pier Cesare Bori è stato docente, fin dal 1970, dell'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, ricoprendo l'incarico di professore di "Storia del cristianesimo e delle Chiese" alla Facoltà di Scienze Politiche, insegnando anche "Filosofia morale" e "I diritti umani nella globalizzazione".Direttore del "Master in diritti umani e intervento umanitario". Ha ricoperto l'incarico di professore invitato negli Stati Uniti d'America, in Tunisia, in Giappone. E' stato presidente di Amnesty International Emilia Romagna. Ha aderito alla religione dei quaccheri e organizzato a Bologna con un gruppo di amici incontri settimanali di meditazione. Ha tenuti per moltissimi anni conversazioni nel Carcere Dozza. Muore a 75 anni per mesotelioma da amianto respirato durante la sua infanzia e adolescenza a Casale Monferrato. La famiglia nell'annuncio funebre scrive infatti "Ucciso dall'amianto".
Tra le sue opere: Chiesa primitiva (Paideia, 1974), Il vitello d'oro (Boringhieri, 1983), L'interpretazione infinita (Il Mulino, 1987). Ha studiato a lungo Tolstoj scrivendo L'altro Tolstoj (Il Mulino), e nella traduzione dal russo di Pensieri per ogni giorno (Edizioni cultura della pace) di cui ha curato la traduzione in arabo e l'edizione cinese, del discorso sulla dignità dell'uomo di Pico della Mirandola. Sul tema dell'etica interculturale ha pubblicato "Per un consenso etico tra culture" (Marietti 1995) e "Per un percorso etico tra culture" (Nuova Italia 1996). Dall’esperienza con i suoi studenti nelle carceri è nato il libro "Lampada a se stessi". Nel 2013 è uscito dal Mulino il suo ultimo libro CV (1937-2012) Il CV, curriculum vitae, è una sintesi della propria formazione e delle proprie esperienze. Un testo breve e ricco di informazioni, destinato a offrire un’immagine complessiva della propria persona e delle proprie opere. Ed è in forma di CV che Pier Cesare Bori, giunto a un momento critico della sua vita, ha voluto narrare la propria storia, inanellando date, luoghi, eventi, regalandoci un autoritratto sobrio e scarno, ma capace di insegnare molto a chi avrà voglia di leggerlo. L’autore si rivolge innanzitutto a una cerchia di giovani ricercatori e amici, cui raccomanda di non perdere di vista gli insegnamenti ricevuti in seno alle comunità che hanno contribuito alla loro formazione, nonostante i limiti che possono aver rivelato nel corso del tempo. Sono pagine piene di serenità e gratitudine, colorate dall’autoironia di chi vivendo ha compreso che la vita è un percorso pieno di passi falsi. Sono pagine dettate dalla certezza che la vita delle persone che lo hanno accompagnato in questo tragitto è più importante e interessante di una fredda elencazione di fatti, anche se istituzionalmente rilevanti.

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Pier Cesare Bori: Lettera aperta a Lev Tolstoj (2010)

| 15 Dicembre 2010 | Comments (0)
Pier Cesare Bori: Lettera aperta a Lev Tolstoj (2010)

      Su segnalazione di Enrico Peyretti riproduciamo questa lettera di Pier Cesare Bori presentata nella serata dedicata a “Tolstoj, profeta di nonviolenza”, a Roma, il 15 dicembre 2010, nel corso“La pace è in cammino: attualità di maestri, esperienze e metodi”, organizzato dal Cipax in collaborazione con altre associazioni.   Caro Lev Nikolaevic, gli […]

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Pier Cesare Bori: Una lezione al carcere Dozza di Bologna (2009)

| 30 Novembre 2009 | Comments (0)
Pier Cesare Bori: Una lezione  al carcere Dozza di Bologna (2009)

Un ricordo di Pier Cesare Bori, in un video del 2009  che lo vede impegnato, insieme agli studenti del gruppo “Una via”, mentre fa nel 2009 una lezione nel carcere della Dozza, a Bologna. [vimeo]http://vimeo.com/53068980[/vimeo]

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