Marc Augé

Marc Augé, nato a Poitiers nel 1935, è un etnologo e antropologo
Le sue numerose ricerche etnografiche in Africa, soprattutto in Costa d'Avorio e Togo hanno prodotto la pubblicazione dei suoi primi tre saggi (vedi Pubblicazioni principali). In questi primi lavori, per descrivere l'oggetto della sua ricerca, Augé ha coniato il termine idéo-logique che può essere inteso come quella logica interna alla rappresentazione che una società fa di se stessa.

Dopo la metà degli anni Ottanta, ha diversificato i suoi campi di osservazione, effettuando numerosi soggiorni in America latina. In particolare, osservando la realtà del mondo contemporaneo nel contesto più immediato (vale a dire Parigi, la Francia, l'Italia, la Spagna), ha applicato metodi innovativi di indagine, usando vedute teoriche e metodi da lui già sviluppati lavorando in Africa. Attraverso la teorizzazione di una antropologia della Surmodernità ha focalizzato alcuni aspetti prioritari della società contemporanea metropolitana, quali il paradossale incremento della solitudine nonostante l'evoluzione dei mezzi di comunicazione; lo strano percorso relazionale dell'"io" e dell'"altro" immersi in un contesto europeo di fine millennio; il nonluogo, ovverosia quello spazio utilizzato per usi molteplici, anonimo e stereotipato, privo di storicità e frequentato da gruppi di persone freneticamente in transito, che non si relazionano, situazione riscontrabile negli aeroporti, negli alberghi, sulle autostrade, nei grandi magazzini; infine l'oblio e l'aberrazione della memoria. Augé ha eseguito un attento lavoro di raffronto fra l'impressione che questi "nonluoghi" suscitano nella gente comune e quella prodotta da alcuni grandi scrittori della letteratura francese. Il risultato di questa analisi è stato un apparente insuperabile gap fra il linguaggio e l'esperienza. Dal 2012 è membro del comitato d’onore dell'Associazione Fare arte nel nostro tempo / Making art in our time. È stato direttore dell'École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS) a Parigi ed è stato direttore fino al 1970 dell'Ufficio della ricerca scientifica e tecnica d'oltremare (ORSTOM - ora Istituto di Ricerche per lo Sviluppo, IRD). Tra i suoi ultimi libri : Une ethnologie de soi : Le temps sans âge, Paris, Le Seuil, 2014; trad. Il tempo senza età: la vecchiaia non esiste, Milano, Raffaello Cortina Editore, 2014;
Éloge du bistrot parisien, Paris, Payot & Rivages, 2015; trad. Un etnologo al Bistrot, Milano, Raffaello Cortina Editore, 2015

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Marc Augé: elogio della lentezza ai tavoli di un bistrot

| 15 Ottobre 2015 | Comments (0)
Marc Augé: elogio della lentezza ai tavoli di un bistrot

    Diffondiamo da La Repubblica del 15 ottobre 2015 l’intervista di Fabio Gambero a Marc Augé . Nella foto il Cafè Pierre all’angolo di Place de la Repubblique che è il bistrot frequentato da Amina Crisma e Vittorio Capecchi quando vanno a Parigi PARIGI. «Seduti ai tavolini di un bistrot si oscilla tra nostalgia e […]

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